«Dal bene pubblico al bene comune condiviso: è questo l’obiettivo del nuovo Regolamento comunale per la gestione civica condivisa di beni comuni, che è approdato sui banchi del Consiglio comunale per l’approvazione». controradio online, 20 gennaio 2017 (c.m.c.)
In pratica, grazie a questa nuova procedura, associazioni, comitati, gruppi informali di cittadini o anche singoli potranno presentare il proprio progetto di gestione di un bene pubblico come un giardino o un edificio senza finalità commerciali o di lucro. La modifica, illustrata dall’assessore alla Partecipazione Simone Mangani, è stata proposta dal Consiglio Comunale con una mozione congiunta approvata nel gennaio dell’anno scorso che dava indirizzo alla Giunta in questo senso, sulla scorta di quanto già sperimentato con successo in altri enti locali a partire dal Comune di Bologna, dotatosi di questo strumento dal 2014, e in osservanza dell’art. 118 della Costituzione sul principio di sussidiarietà tra istituzioni e cittadini.
I 35 articoli che compongono il Regolamento sono frutto del lungo lavoro compiuto dall’assessorato con le Commissioni consiliari 1 (Affari istituzionali) e 5 (Servizi sociali, sanità, partecipazione) e con i rappresentanti di comitati, associazioni e consulte del mondo civico pratese.
Lo stesso assessorato ha avviato un processo partecipativo ad iniziativa pubblica, come previsto dal Regolamento della Partecipazione del Comune, volto alla condivisione della costruzione e della scrittura del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni : «Si tratta di un patto tra cittadini ed istituzioni per la cura, la gestione condivisa sulla base di un progetto e la rigenerazione dei luoghi e della qualità della vita della città – spiega l’assessore alla Partecipazione Mangani – Il nuovo strumento di cui ci dotiamo, ampliando la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni, e formando dei cittadini attivi e responsabili, è in accordo con il programma di mandato e con lo stesso programma elettorale di questa Amministrazione». –
La collaborazione tra Comune e cittadini attivi può prevedere differenti livelli di intensità e complessità, in particolare la cura occasionale, la cura costante e continuativa, la gestione condivisa occasionale, la gestione condivisa costante e continuativa e la rigenerazione temporanea o permanente. Può riguardare spazi pubblici o anche spazi privati ad uso pubblico, beni materiali, immateriali o digitali ed edifici. Può prevedere l’attività di progettazione, organizzazione, animazione, assistenza, produzione culturale, realizzazione di eventi, comunicazione, manutenzione, restauro e riqualificazione dei beni mobili ed immobili in stato di parziale o totale disuso o deperimento.
L‘elenco dei beni comuni urbani che potranno essere oggetto di gestione condivisa sarà pubblicato sul sito web del Comune di Prato (www.comune.prato.it) e la stessa Rete Civica del Comune avrà il compito di raccogliere le proposte e i progetti di collaborazione avanzati dai cittadini, che dovranno essere valutati dagli uffici e ricevere l’assenso del Comune. Gli esempi da cui partire ci sono già: il giardino della Passerella, quello intorno all’assessorato ai Servizi sociali di via Roma e l’immobile della Gualchiera di Coiano.
Nel caso in cui vi siano più proposte di collaborazione riguardanti un medesimo bene, il Comune ne promuoverà il coordinamento e l’integrazione. Se questo non fosse possibile, la scelta della proposta da sottoscrivere viene effettuata mediante procedure di tipo partecipativo.