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Ilaria Carra
Pgt, il fronte verde rilancia: "Tagliate altro cemento"
5 Febbraio 2012
Milano
Prosegue i tentativo della giunta Pisapia di arrivare i fondo alla vicenda del PGT tra il fuoco incrociato di chi vorrebbe un buon piano e chi vuole il business. La Repubblica Milano, 5 febbraio 2012

Sono soddisfatte delle ultime modifiche. Ma chiedono uno sforzo in più. Le associazioni ambientaliste accolgono con favore la revisione condotta dalla giunta Pisapia al Pgt, il Piano di governo del territorio radicalmente modificato da quello approvato dalla precedente amministrazione. Dal Fai a Legambiente, da Italia Nostra a Wwf, la richiesta è di andare oltre con ulteriori rettifiche nel voto in consiglio comunale.

Italia Nostra, ieri in un convegno sul Pgt all’Urban Center, con la presidente nazionale Alessandra Mottola Molfino ha chiesto «che il Consiglio comunale lo migliori: c’è ancora troppa cubatura sulla città e poco verde». La giunta ha già accolto la proposta di verde pubblico tra Quinto Romano e il Parco delle Cave, oggi ricovero di mezzi rimossi vigili. Ma non basta, per l’associazione. L’urbanista e membro di Italia Nostra Giuseppe Boatti avverte: «Il Piano ha trascurato i rapporti con l’hinterland, e ciò lo rende medievale. Chiediamo che vengano reinserite le opere infrastrutturali.

Negli ambiti di trasformazione urbana le densità edilizie ipotizzate sacrificano troppo le ultime chance di nuovo verde in città». Assicura di continuare a vigilare sul nuovo Pgt il Fai, il Fondo ambiente italiano: «Hanno accolto molte nostre osservazioni - puntualizza Costanza Pratesi - chiediamo più attenzione e controlli, però, alle modifiche anche estetiche della città esistente, specie nel centro storico. Bene che le aree di trasformazione si siano contratte, ma attenti a non lasciar troppo alle scelte dell’investitore». Su una cosa ancora le cose non vanno, per il Fai: «L’arco temporale di 30 anni è troppo lungo - aggiunge Pratesi - meglio 20 o 10 anni, le cose oggi cambiano troppo rapidamente». Soddisfatto anche il Wwf, che però rilancia: «Il Comune realizzi davvero la rete ecologica cittadina - chiede Paola Brambilla, presidente lombardo di Wwf - intervenga di più anche sulle aree agricole del Parco Sud».

È contento dell’abbattimento robusto degli indici volumetrici Damiano Di Simine, presidente lombardo di Legambiente, ma «sul verde serve una miglior distribuzione in città. Purtroppo gli effetti del Pgt li vedremo tra anni, nulla potrà contro grandi trasformazioni in atto, da Cascina Merlata al Cerba. Il Consiglio faccia in fretta: così avremo regole certe e una visione d’insieme».

L’assessore all’Urbanistica, Lucia De Cesaris, ricorda che «si è deciso di mantenere il Piano adottato per non bloccare la città, dando però sostanza alla fase essenziale delle osservazioni, ignorata dalla giunta precedente». E, sul fronte delle opere infrastrutturali, aggiunge: «Il Piano è realistico: elimina le cose inattuabili come il tunnel Expo-Forlanini, e rende praticabili progetti già finanziati. Per il resto riporta al Piano urbano della mobilità, la sede in cui si dovranno tenere insieme le diverse scale e tutte le modalità di trasporto». In generale, invece, ricorda che «è stata complessivamente dimezzata la capacità edificatoria, rafforzando gli interventi per la residenza sociale. Per gli scali ferroviari si sta lavorando all’accordo di programma: l’edificabilità di queste aree deve essere connessa a investimenti per la rete ferroviaria».

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