La forza dirompente di un'analisi lucida di un mondo disumano e delle direzioni del cambiamento necessario: parole di verità che il pensiero dominante, non riesce a pronunciare, neppure a sinistra. Huffington Post online, 16 aprile 2017, con riferimenti
Solo papa Francesco riesce a bucare la cinica coltre del pensiero unico che domina il discorso pubblico italiano. Si deve a lui se il popolo che disperatamente vorrebbe una sinistra può ancora ascoltare una lettura del mondo 'da sinistra'. E leggere un programma per rifarlo, questo mondo.
Come un vento potente, la voce di Francesco spazza via le miserie di una cronaca inchiodata alla farsa delle primarie Pd, a una guerra di potere che umilia il servizio pubblico, a una inchiesta nata intorno ad un regolamento di conti nel giglio magico.
Ma non c'è traccia di una simile prospettiva.
Solo pochi giorni fa un politico che si autodefinisce "socialista" e che per questo è appena uscito dal Pd, ha detto, presentando la trasformazione di un monumento storico in un resort di "iperlusso", che "abbiamo il problema di costruire un'offerta turistica adeguata per i grandi ricchi del mondo, coloro che hanno bisogno di un'accoglienza straordinaria come quella che può essere fatta qui".
È davvero impressionante aver potuto ascoltare, nella stessa settimana e a pochi chilometri di distanza, due discorsi così paradossalmente opposti. L'uomo di governo socialista che si inchina al denaro e pensa che il nostro problema sia accogliere adeguatamente i grandi ricchi. E il sovrano di una teocrazia assoluta che denuncia con lucidità e spirito profetico che l'esistenza stessa dei grandi ricchi nega in radice ogni possibilità di vera democrazia.
Perché, come ha scritto Michel Foucault commentando un passo famoso della Politica di Aristotele: «Ecco la risposta di Aristotele (una risposta estremamente interessante, fondamentale, che entro certi limiti rischia forse di provocare un ribaltamento di tutto il pensiero politico greco): è il potere dei più poveri a caratterizzare la democrazia. E quand'anche i più poveri fossero di gran lunga i meno numerosi, è sufficiente che esercitino il potere perché si possa dire che vi è democrazia".
Finché la sinistra penserà che governare significhi oliare il binario dell'ingiustizia globale e offrire al popolo le briciole che cadono dal tavolo della mostruosa diseguaglianza che sfigura il pianeta, quella 'sinistra' sarà talmente indistinguibile dalla destra da non poter essere votata nemmeno volendo.
E al papa venuto dalla fine del mondo continuerà ad appartenere l'unica voce che annuncia incessantemente la necessità di rovesciare "la scandalosa realtà" di questo mondo.
Riferimenti
Qui potete scaricare il testo integrale della lettera di papa Francesco al vescovo di Assisi. Altri scritti di o su papa Francesco nella cartella Jorge Mario Bergoglio, in eddyburg