La città sale di un piano ogni quindici giorni. In media. E presto l'atteso pennone che svetterà dal palazzone progettato da Cesar Pelli ci regalerà il grattacielo più alto d'Italia. Ma Manfredi Catella, ad di Hines (in testa al gruppo di investitori che nella riqualificazione di Porta Nuova ha scommesso due miliardi) scuote la testa: «Va bene il pennone, ma vogliamo parlare dei 130 appartamenti venduti dall'inizio del collocamento sul mercato?».
Perché il destino di Porta Nuova (almeno nelle intenzioni degli artefici della nuovissima «città che sale», il più grande intervento di riqualificazione mai realizzato nel centro di Milano) è segnato: entro il 2015, anno dell'Expo, sarà un quartiere perfettamente integrato, vissuto dalla città. Con i palazzi, il grande parco, le piste ciclabili e la piazza. Il pennone sul Cesar Pelli verrà apposto a fine ottobre (con una complessa operazione), mentre l'avveniristica piazza, grande come quella della Scala e con un'opera acustico-visiva dell'artista Alberto Garutti, sarà pronta nel 2012. I lavori dell'intero progetto termineranno nel 2013.
Ma, stando ai dati diffusi da Catella, i milanesi hanno già promosso il progetto residenziale: «Centotrenta appartamenti venduti ad oggi su un collocamento di centoquaranta, mentre nei test fatti a Corso Como la metà è stata assegnata in trenta giorni». Il collocamento ha riguardato il palazzone di Solaria e presto verrà immesso sul mercato un lotto misto, con Corso Como, Bosco Verticale e altre aree. Curiosità: gli appartamenti vengono scelti soprattutto da famiglie, che chiedono ampi spazi per bambini e ragazzi. E del verde, pensando al progetto del Bosco di Stefano Boeri.
Altro dato che sorprende: la maggior parte degli acquirenti si prepara a lasciare il centro storico. Per motivi di risparmio, certo, ma anche perché Porta Nuova sarà al centro di una fitta rete di infrastrutture e trasporti, non ultima la nuova linea della metropolitana. E poi c'è l'ambiziosissimo progetto del parco botanico, che andrà a dare un volto verde nuovo a quella che fino a due anni fa era un'area trascurata in città. Ma qui bocche cucite, perché la cosa riguarda il Comune, che ha già tanto a cui pensare.
I prezzi delle case? Vanno dai 7mila al metro quadro dell'Isola fino ai 10-15mila del Solaria. Ma molti stanno comprando casa lì quale investimento sicuro: «Nel secondo semestre del 2010 – conclude Catella – il valore delle case nella zona Brera-Garibaldi è aumentato del 5,9 per cento».