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"Non più incazzoso del necessario"
19 Aprile 2004
Lettere e Interventi
Lodovico Meneghetti (Milano), 13.05.2003

Caro Eddy,

molto lavoro sulle bozze di un libro mi hanno zittito, io che vorrei, ormai, risolvere il cosiddetto dibattito urbanistico e architettonico, che non c'è, non mediante seriosi (penosi) ragionamenti ma con delle invettive. In ogni modo, per cenni:

- Sistiana è fottuta, lo mostra il disinteresse dei colleghi (esclusa la gentile Dusana Valecic) a, appunto, discutere; condividere almeno la mia, e tua recente proposta su "Il giornale dell'architettura", a non farne nulla e a battersi per questo; o al massimo, come ho scritto, accettare un concorso purché sia esclusivamente vòlto a opere di cura, ripristino, ecc.

- Porto Cesareo: ma qui non si tratta più di ragionare: bisognerebbe organizzare proteste di massa, come si fa in occasione dei continui attacchi berlusconiani ai giudici, alla democrazia, a noi tutti. A meno che valga veramente ciò che da un mucchio di tempo penso e ho dichiarato: che la distruzione del nostro paese non sarebbe potuta avvenire senza il consenso delle popolazioni che dunque non sono affatto disposte a muoversi, se non nel senso opposto, cioè a partecipare alla redistribuzione delle briciole monetarie o immobiliari o mobiliari dell'affare. Aggiungo ai ricordi emozionali di altri circa le meraviglie della costa cesarea, i miei: vi ho nuotato a tempi lontani, anche dall'altra parte del tacco, a Santa Cesarea Terme, la quale oggi è infrequentabile come del resto il 90 % delle coste nazionali. Così come ho nuotato a Sistiana bellissima. Ho l'impressione che i nostri colleghi, salvo gli autoctoni dello specifico luogo, non conoscano, non abbiano conosciuto bene il paese e non riescano a fare i confronti ora/allora. Passi per i giovani che, essendo nati e cresciuti nella merda, credono e sentono che questa sia la materia fondante del nostro territorio e, non esercitati a riconoscere la bellezza residuale, quando vi capitano la sentono fastidiosa inadeguatezza ai tempi "dinamici". Ma i maturi e gli anziani... Martuscelli nel 1966 (!!!) non si limitò alla spietata denuncia del disastro agrigentino ma, già allora, scrisse della "gravità della situazione urbanistica-edilizia dell'intero paese che ha trovato in Agrigento la sua espressione limite" (dalla famosa relazione pubblicata su "Urbanistica" n. 48).

- Nuovamente Erbani, il bravissimo Erbani, su cosa ci regalerà l'intervento sulle rovine del Fuenti. È la proprietà stessa del mostro e dell'intero terreno costiero in quel punto che fa i progetti, propone destinazioni le più redditizie coprendosi con vaghezze cementizie "naturalizzate", e ovviamente privatizzerà totalmente l'uso (l'abuso). Chi sono gli architetti, gli urbanisti? Avremo un mostro-figlio, che solo gli allocchi dovrebbero accettare perché bassino a fronte del non del tutto morto padre gigante.

- La delega su politica e attuazioni relative all'ambiente, alle infrastrutture, ai parchi, alla Valutazione di impatto ambientale (l'ho sempre odiata, in quanto inganno e comoda copertura di malefatte, non uso l'acronimo Via perché mi fa schifo), e quant'altro: facile previsione di ultimo atto della demolizione ultra-semisecolare del paese che Valentini fa benissimo a denominare, nei suoi articoli non da oggi, Malpaese. Nel comitato o commissione ci saranno i cosiddetti esperti e tecnici, e magari urbanisti e architetti: tutti pronti a prestare, letteralmente, servizio al malgoverno.

- Leggo oggi della classifica di Legambiente, delle "vele" distribuite. Mi fanno ridere: 243 spiagge su oltre 6.000 chilometri di costa; e poi guardano e fotografano col paraocchi, letteralmente parandosi dal contesto, fors'anche dal vicinato. Sotto quest'aspetto solo l'attribuzione alle Cinque Terre (non certo per il mare in sé, malato come in tutta la Liguria - e la prossimità della tremenda trentennale discarica sul golfo di La Spezia, centro di infiniti abusi e di gestione mafiosa?) parrebbe avere senso.

Basta per ora su questo argomento. Però: avendo scorso, osservando Milano, la diatriba attorno a Gigi Mazza, primo: sulla mia città avrei molto da dire, non so se lo farò in seguito; secondo: circa il documento fornito dal Gigi alla giunta di destra milanese, ti allego (file Da Milano, 1. e 2.) due brevi stralci datati in cui accenno anche a lui senza nominarlo. Qui ti dico che sono completamente d'accordo con De Lucia.

Cari saluti, Lodo

Attenzione: se preferisci non pubblicare l'incazzoso pezzo qui sopra, né l'allegato, libero di farlo, come un direttore di giornale che ne ha il potere.

Grazie, caro Lodo. La tua lettera non mi sembra più incazzosa del necessario. A me sembra solo che speri troppo dai nostri colleghi architetti (io per il vero sono ingegnere, ma la minestra è la stessa, anzi…). Il bellissimo testo di Martuscelli (così come gli articoli di Erbani) sono in Eddyburg: basta usare il “cerca” qui sopra).

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