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Milano Pgt: pausa di riflessione
8 Luglio 2011
Milano
Dalle edizioni locali de la Repubblica e Corriere della Sera, 8 luglio 2011, linee generali della nuova amministrazione per affrontare la revisione dello strumento di governo del territorio (f.b.)

La Repubblica

Meno cemento, più tutele al Parco Sud la giunta oggi decreta lo stop al Pgt

di Teresa Monestiroli

Il comune è pronto a revocare il provvedimento di approvazione del Piano di governo del territorio e tornare all’analisi delle osservazioni presentate dai cittadini. In particolare, di quelle 4.765 richieste di modifica respinte quasi interamente dalla scorsa giunta, Palazzo Marino vuole ripensare la perequazione - il meccanismo che permette di spostare le volumetrie da una parte all’altra della città - soprattutto all’interno del Parco Sud, e limitare la quantità di nuovi palazzi in quelle zone di Milano in cui non è sostenibile come il centro storico e alcuni scali ferroviari.

Dopo aver studiato le carte con attenzione, e dopo aver preso in considerazione tutti i possibili intoppi di una retromarcia, oggi l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris porta in giunta un’informativa spiegare ai colleghi il percorso scelto per rivedere, almeno in parte, il Piano del territorio che fissa le regole urbanistiche per i prossimi vent’anni. La strada che oggi verrà proposta alla giunta, già concordata con il sindaco Pisapia, è quella di ritornare indietro alla discussione in consiglio comunale delle osservazioni in modo da ritoccare, dove è possibile, il Pgt. L’idea, visto il numero delle richieste di modifica, resterebbe quella di fare degli accorpamenti in modo da ridurre sia le discussioni in aula che le votazioni, ma questa volta rispettando il criterio dell’omogeneità delle osservazioni all’interno di ogni singolo gruppo. In questo modo, ha detto Pisapia qualche giorno fa, «ci sarà un Piano sicuramente migliorato rispetto a quello attuale».

L’intenzione di rivedere il documento scritto dall’ex assessore Carlo Masseroli era stata annunciata già in campagna elettorale. Il problema, però, era capire in che modo, visti i tempi lunghissimi di ogni passaggio burocratico del Piano e visto che la Regione fissa al 31 dicembre 2012 il limite massimo per l’approvazione. Sul tavolo c’erano tre opzioni: la revoca dell’approvazione, la revoca dell’adozione, la pubblicazione del Piano e la votazione di possibili varianti una volta entrato in vigore. La giunta oggi dovrebbe accordarsi sulla prima, escludendo la seconda perché implicherebbe troppo tempo e la terza per una questione politica. Lo stesso Pisapia, infatti, nel suo primo discorso in consiglio comunale, disse parole molte esplicite: «Ci impegniamo fin d’ora a esaminare e a valutare le osservazioni presentate da cittadini e da numerose associazioni al Pgt - disse in aula Pisapia - , non solo per rispetto di quella democrazia partecipativa alla quale crediamo fermamente ma anche perché siamo profondamente convinti che, in quelle osservazioni, vi sia una grande ricchezza per il futuro della città».

Corriere della Sera

Pgt all’esame dei cittadini Tutele per centro e parco sud

di Rossella Verga

Il Pgt torna un passo indietro e riparte dalle osservazioni dei cittadini. Verranno discusse tutte e 4.765, accorpate per aree omogenee di contenuto. Per raggiungere nell’arco di qualche mese (l’amministrazione spera non più di 4-5) due obiettivi: ascoltare quello che i milanesi hanno voluto dire al Comune senza riuscirci e mettere qualche paletto qua e là per evitare la «cementificazione selvaggia» . In arrivo, in concreto, più tutele per centro storico, scali ferroviari e Parco sud rivedendo in particolare la perequazione. Previsti ritocchi verso il basso per gli indici volumetrici in alcune zone. Il tutto, assicurano in Comune, nel rispetto dei tempi fissati dalla Regione per completare le procedure (31/12/2012) e delle direttive di legge.

Questa la strada maestra individuata da Palazzo Marino per rivedere il piano di governo del territorio e gettare basi solide per le pianificazioni del futuro. Il Pgt dunque non verrà pubblicato adesso, anche se sull’argomento continua il gelo tra una fetta del Pd tra cui la capogruppo Carmela Rozza e l’assessore all’Urbanistica, Lucia De Cesaris. In ogni caso, la pubblicazione in questo momento non sarebbe tecnicamente possibile anche per la mancanza di alcuni documenti. Non verrà messa in discussione, comunque sia, l’adozione del piano.

Oggi l’assessore porterà sul tavolo della giunta una relazione e una proposta. Non ancora una delibera. Si aprirà il dibattito, ma la linea indicata da Lucia De Cesaris ricalcherà nella sostanza quella espressa dal sindaco, Giuliano Pisapia, nell’aula consiliare. «Per il Pgt si tornerà alla possibilità per il consiglio comunale di esaminare e votare le osservazioni dei cittadini— aveva preannunciato il sindaco — Sulla base di queste osservazioni ci sarà un Pgt sicuramente migliorato rispetto a quello attuale» . In giunta verranno ripresentate stamattina le tre opzioni valutate nelle ultime settimane dall’assessorato. Revoca degli atti di adozione, pubblicazione del piano così com’è, revoca del provvedimento di approvazione con ritorno al momento delle osservazioni.

Quest’ultima è appunto la soluzione preferita dal sindaco e dall’assessore all’Urbanistica: la «mediazione» trovata tra la necessità di ridurre al minimo ritardi e non bloccare la città, l’esigenza di tutelarsi dai possibili ricorsi e l’intenzione di garantire ai milanesi un Pgt migliore e più «partecipato» . Resta da capire quali saranno le modifiche sostanziali al piano. L’idea è di mettere una serie di paletti a tutela del territorio, ma non è ancora del tutto chiaro quanti e quali saranno. Gli uffici comunali stanno studiando cosa è possibile rivedere nel rispetto dei tempi dei vincoli già fissati dalla precedente giunta. Lucia De Cesaris è abbottonatissima. Unico messaggio che filtra: ogni decisione sarà collegiale.

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