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Riccardo Rosa
Milano. In consiglio la nuova legge urbanistica
22 Maggio 2006
I tempi del cavalier B.
Prove di Lupi in Lombardia. Un nuovo episodio di urbanistica ad personam. Da il Corriere della Sera del 15 febbraio 2005

Milano. In consiglio la nuova legge urbanistica

MILANO - Protesta l’opposizione in Consiglio regionale dopo che ieri è stato approvato un articolo della legge sul governo del territorio che il centrosinistra definisce «pro Berlusconi». L’articolo infatti impedisce ai Comuni che hanno un piano regolatore varato prima del 1975 di approvare nuove varianti e li obbliga invece a redigere un nuovo «piano del governo del territorio» (quello che nella nuova legge sostituirà i Prg). In Lombardia sono solo due i Comuni con un piano regolatore così vecchio: Campione d’Italia e Monza. E proprio da Monza arrivano le proteste. Il Comune sta infatti votando una variante per impedire che si possa costruire in una serie di aree esterne, che nel vecchio piano erano edificabili. Tra le altre, quella della Cascinazza di proprietà della famiglia Berlusconi dove potrebbe essere realizzato un piano di lottizzazione da 388 mila metri cubi.

«In questo modo - commenta il consigliere Ds Marco Cipriano - non potrà andare in consiglio comunale il provvedimento, predisposto dalla giunta, che dichiarava inedificabile la vasta area di proprietà di Paolo Berlusconi. Questo è un ennesimo provvedimento ad personam». Sull’area a sud di Monza, è in corso un contenzioso giudiziario cominciato nel lontano 1964 fra l’amministrazione comunale e l’Istituto per l’edilizia industrializzata, immobiliare della famiglia Berlusconi. La società aveva concluso una convenzione per la costruzione di un quartiere residenziale, ma non è mai riuscita a portare a termine il progetto. Preoccupati, il sindaco di Monza, Michele Faglia, e il suo vice, Roberto Scanagatti.

«Questa legge sembra un provvedimento punitivo nei nostri confronti - dice il diessino Scanagatti -, mirato a farci pagare responsabilità di chi ci ha preceduto. Non vogliamo nemmeno pensare che sia stata voluta per favorire l’immobiliare di Berlusconi e la lottizzazione sull’area della Cascinazza». «Se un Comune non si è dotato di un piano regolatore negli ultimi trent’anni - risponde l'assessore regionale all’Urbanistica Alessandro Moneta - vuol dire che qualcosa non va e la colpa non è certo di una legge della Regione che gli chiede di prepararlo

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