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Gabriele Cereda
L'Uomo del Mattone e il suo Geometra
25 Aprile 2010
Padania
Tomografia degli interessi territoriali berlusconiani alla luce delle elezioni regionali e relativa Junta lombarda. La Repubblica ed. Milano, 24 aprile 2010 (f.b.)

Da nord a Sud, da Est a Ovest, nell´hinterland di Milano il premier Silvio Berlusconi ha impiantato una colonia di uomini di fiducia capaci di mandare in porto progetti edilizi in grado di modificare in profondità il tessuto urbano in cui sono inseriti. Tra gli arruolati spicca, da tempo, il geometra Francesco Magnano, da ieri sottosegretario nella giunta regionale del Formigoni IV. È al nome del factotum di Idra, l’immobiliare di famiglia del presidente del Consiglio, che sono legate le operazioni più importanti.

Arcore, Macherio, Monza, Segrate, i vertici del quadrilatero in cui il Cavaliere ha rinchiuso le sue fortezze. L’ultimo intervento, in ordine cronologico, è quello in riva al Lambro, da realizzare ad Arcore, alle spalle di Villa San Martino, residenza brianzola del Cavaliere. Milano 4: un investimento da 220 milioni di euro, 25 palazzine da quattro piani ciascuna, pari a 150mila metri cubi di volumi edificabili. Tutto all’interno di un parco regionale, oggi sottoposto a vincolo ambientale.

Per superare l’evidentemente resistibile ostacolo, lo scorso 2 febbraio Magnano e il pidiellino Antonino Brambilla, per l’occasione nella doppia veste di assessore al Territorio della Provincia di Monza e consulente di Idra, si sono presentati dal sindaco del Comune brianzolo per ottenere la concessione edilizia. Arriverà in cambio di 20 milioni di euro in oneri di urbanizzazione. «Al Comune di Arcore non è stato depositato alcun progetto», si è affrettato a precisare ieri Magnano, davanti ai microfoni, ai margini della cerimonia di presentazione della nuova giunta. Eppure il sogno di Milano 4 marcia spedito, sottotraccia. Tanto che in municipio circola una dettagliata proposta di intervento con cifre, metri e destinazione degli edifici della nuova cittadella.

Un punto d’onore per Berlusconi, che a Monza, sull’area della Cascinazza, ha dovuto fare un passo indietro, e che ora non è più disposto a tollerare altri ritardi. Al punto da schierare l’esperto numero uno della sua galassia per gli affari edilizi, il geometra nato a Brancaleone nel 1949, trapiantato a Macherio.

È proprio in Brianza che l’imprenditore del Biscione e Magnano si conoscono nel maggio del 1990, pochi giorni dopo la seconda vittoria del Milan berlusconiano in Coppa dei Campioni. L’occasione arriva con la compravendita dei terreni attorno a Villa Belvedere, 286mila metri quadri. Nella trattativa tra il proprietario, Augusto Erba, e Idra si inserisce proprio Magnano. È Sergio Roncucci, dirigente dell’allora Finivest e consulente di Idra, a contattarlo. Il geometra, che gode di ottime credenziali tra i funzionari dell’ufficio tecnico comunale, fa valutare i terreni 575 milioni di lire. In realtà verranno versati altri 4 miliardi e 400 milioni in nero sul conto di Erba, che poi mettendosi in regola con un condono fiscale farà venire a galla la verità.

Per Idra arriveranno le accuse di frode fiscale, appropriazione indebita e falso in bilancio. Dalle prime sarà assolta, per la terza scatta la prescrizione. In quei giorni, però, l’operato di Magnano è considerato eccellente. Promosso sul campo, la regia indiretta dell’affare, e di quelli futuri, è affidata alle sue mani. La consulenza gli frutta 300 milioni del vecchio conio.

Niente prebende ma un incarico diretto per Paolo Romani, sottosegretario alle Telecomunicazioni e luogotenente di Berlusconi nella giunta di Monza, con l’incarico di assessore all’Urbanistica fino a gennaio. Il progetto originario prevedeva la nascita di Milano 4 all’ombra della regina Teodolinda, sull’area della Cascinazza. Una zona di 723mila metri quadri considerata inedificabile dal Pai (Piano di assetto idrogeologico) perché bastano due gocce d’acqua per mandarla a mollo. Nell’ottobre del 2007 la Istedin di Paolo Berlusconi, proprietaria dei terreni, cede tutto a Brioschi sviluppo Immobiliare e Axioma Real Estate per 40 milioni di euro, con la promessa di un’integrazione di 60 milioni nel caso fosse modificata la destinazione d’uso. Variante certificata dal Pgt firmato dal sottosegretario alle telecomunicazioni e ribattezzata dai monzesi la "Variante Romani" [vedi estratto allegato f.b.].

A Segrate, dove già esiste Milano 2, si gioca la partita del Golfo Agricolo: 657mila metri quadri dove il senatore Gianpiero Cantoni, appoggiato da Dell’Utri, vuole realizzare un golf circondato da case e da un centro commerciale. «Per i lavori di realizzazione girano i nomi di aziende vicine a Berlusconi», denuncia Fernando Cristofori, capogruppo dell’opposizione di centrosinistra. Come andrà a finire a Segrate lo si vedrà. Certo è che né televisioni, libri, giornali e neppure la politica hanno distolto il tycoon di Arcore dal suo primo amore: il mattone. Perfino all’Aquila, dove ha scelto anche le piastrelle dei pavimenti, ne sanno qualcosa.

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