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«Ho inviato oggi a tutti i 1.524 sindaci della Lombardia la circolare interpretativa della legge sui luoghi di culto. Il documento contiene le indicazioni utili e necessarie per regolamentare la presenza di quei centri culturali islamici che, come emerso chiaramente in questi mesi, agiscono al di fuori delle regole svolgendo regolare attività di culto senza averne titolo. Si tratta a tutti gli effetti di moschee irregolari».
«La circolare - prosegue Viviana Beccalossi - dice chiaramente che i centri culturali nati dopo l'approvazione della legge, se prevedono nel loro statuto finalità religiose o, di fatto, svolgono regolarmente funzioni di luogo di preghiera, sono da equipararsi a tutti gli effetti a luoghi di culto e devono quindi sottostare alle norme previste. Quelli già esistenti prima del 2015, potranno svolgere attività legate al culto se previsto nella destinazione d'uso dell'edificio che ne ospita la sede che può essere concessa solo dopo una modifica del Pgt per inserire l'area nel piano delle attrezzature religiose».
«Se non si rispettano i requisiti previsti dalla Legge - conclude l'assessore Beccalossi - i sindaci possono intervenire per interromperne l'attività perché non è ammissibile continuare a chiudere gli occhi di fronte a magazzini, negozi, capannoni o appartamenti privati usati come moschee. Strutture prive di alcun tipo di controllo e spesso in disprezzo a ogni normativa vigente».