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Lo avrai, camerata Kesserling...
31 Dicembre 2004
La Resistenza
Il Feldmaresciallo Kesserling, comandante in capo delle forze naziste in Italia, disse al suo processo che gli italiani avrebbero dovuto fargli un monumento. La Resistenza, con la penna di Piero Calamandrei, gli rispose così.

Lo avrai camerata Kesserling

il monumento che pretendi da noi italiani

ma con che pietra si costruirà

a deciderlo tocca a noi

non coi sassi affumicati

dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio

non colla terra dei cimiteri

dove i nostri compagni giovinetti

riposano in serenità

non colla neve inviolato delle montagne

che per due inverni ti sfidarono

non colla primavera di queste valli

che ti vide fuggire

ma soltanto col silenzio dei torturati

più duro d'ogni macigno

soltanto con la roccia di questo patto

giurato fra uomini liberi

che volontari si adunarono

per dignità non per odio

decisi a riscattare

la vergogna e il terrore del mondo

su queste strade se vorrai tornare

ai nostri posti ci ritroverai

morti e vivi collo stesso impegno

popolo serrato intorno al monumento

che si chiama ora e sempre

RESISTENZA

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