La legge vigente in Sardegna e quella in corso di approvazione da parte del Consiglio regionale prevedono entrambe che il Piano paesaggistico regionale sia approvato dalla Giunta e redatto sulla base di un documento di indirizzo del Consiglio.
E’ stata approvata soltanto la prima parte del Piano paesaggistico, quella relativa alle coste, la seconda parte, relativa alle zone interne, è stata elaborata ma non ha ancora concluso il suo iter. Obiettivo della giunta Soru è di completare il piano entro il mandato amministrativo, quindi approvare nei prossimi mesi anche la seconda parte del piano.
La discussione che è esplosa in Consiglio regionale riguarda la volontà da parte di alcuni, comprese alcune componenti della maggioranza, di utilizzare per la formazione della parte residua del Piano paesaggistico, le nuove norme anziché quelle precedenti. In sostanza significa che lo stesso Consiglio che ha approvato il documento di indirizzi sulla cui base è stato fatto il Piano paesaggistico, vuole adesso approvare un nuovo documento di indirizzi sulla base del quale ricominciare la pianificazione delle zone interne.
Soru e la Giunta, da quello che si capisce dalla lettura dei giornali, sembrano invece determinati ad approvare il più presto possibile il Piano nella sua interezza. Rimettere le cose in discussione significherebbe ritardare di un consistente numero di mesi il procedimento e quindi non arrivare all’approvazione completa del piano entro il mandato amministrativo. Bisogna considerare che da tempo, da parte della maggioranza, c’erano malumori nei confronti di Soru e quindi questa, più che l’occasione, è stata il pretesto per tentare di commissionarlo