Un campo di San Siro in meno ogni ora, un parcheggio per una dozzina di auto che ogni dieci minuti svanisce e a scomparire è Piazza Duomo quando le ore diventano tre. Sono solo degli esempi per rendere quanto suolo la Lombardia ceda ogni giorno all´avanzata di asfalto e cemento. «Cento metri quadrati al minuto», denunciano Legambiente e Verdi nell´appello "Metti un freni al cemento". E insieme puntano il dito contro la mancanza di leggi regionali che tutelino il suolo pubblico e lo considerino «come un bene comune». La denuncia è rivolta in particolare alla proroga di un anno concessa a metà marzo dal Pirellone a tutti i comuni per l´approvazione del piano di governo del territorio, il Pgt, che oggi, su 1547 comuni lombardi, soltanto il 18 per cento ha approvato o adottato. Cemento che avanza per colpa di strumenti urbanistici come il piano integrato d´intervento (Pii), secondo i Verdi, a cui i comuni ricorrono per "fare cassa". «E finché i costruttori potranno proporre di approvare insediamenti con procedure semplificate, in deroga ai piani urbanistici - accusa Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi - i Comuni continueranno a dire di sì, scarsi come sono di risorse economiche, e non avranno stimoli ad approvare i Pgt». In più i paletti alla "cementificazione" legge sarebbero facilmente aggirabili. «È sufficiente che un Pii preveda 100 metri di nuova strada perché possa essere approvato» accusa Monguzzi. Proprio a tutela del suolo, Legambiente sta raccogliendo firme per un progetto di legge: «Per introdurre la compensazione ecologica preventiva - commenta Damiano Di Simine, presidente lombardo degli ambientalisti - per ogni edificazione su suolo libero il privato deve concedere al comune il doppio della superficie occupata e farla "verde"». Non condivide l´"allarme cemento" Davide Boni, assessore al Territorio del Pirellone: «Molte aree su cui si sta costruendo sono dismesse e siamo stati noi a porre dei limiti sulle aree agricole. Abbiamo la legge migliore d´Italia sulla salvaguardia del suolo che attribuisce ai sindaci la completa responsabilità per gli interventi». Con una precisazione: «Il mercato edilizio è in grande crisi tra qualche tempo dovrò fare la legge di rilancio edilizio».