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Le malefatte ambientali crescono
17 Aprile 2004
Lettere e Interventi
Lodo Meneghetti (Milano), 30.05.2003

Da Lodo Meneghetti (Milano)

30 maggio 2003

Le malefatte ambientali crescono

Caro Eddy,

dunque l'elenco delle malefatte ambientali cresce, come è logico in una situazione in cui chi governa è votato a distruggere il buono e il bello, e chi oppone ha relegato la questione ambientale, territoriale, urbana all'ultimo posto delle rivendicazioni, anzi non ci fa caso. Al mio riassunto del 16 maggio relativo ai disastri recenti (Sistiana, Porto Cesareo, "risorgimento" del Fuenti, delega al governo, "vele" ridicole, si aggiunga il programma per il Circeo (su "la Repubblica" del 29 maggio vedi p.27), una mazzata su un parco già profondamente ferito quarant'anni fa. Inoltre: come mai c'è assoluto silenzio sul destino del golfo di La Spezia? Lasciamo perdere lo scandalo dell'omertà intorno alla trentennale discarica piena di materie inquinanti e velenose, ma oggi è in pericolo la residua bellezza e funzionalità di un luogo che ha attratto nei tempi poeti e artisti d'ogni parte. Sarò banale, ma rievoco qui la (presunta) nuotata di Byron nella grotta al capo di Portovenere. Da un lato esiste l'intenzione di favorire l'accesso alle più grandi navi porta-container scavando il golfo (!!), dall'altro vive la solita manovra "culturale" a copertura di probabili, anzi sicuri scempi: mi riferisco al'intenzione del comune (e altri?) di realizzare un nuovo cosiddetto fronte a mare: convegno con architetti, esperti, ecc. ecc., ipotesi di un grande concorso. Naturalmente colleghi italiani e stranieri abboccano ("come tinche di fosso", dicevamo da ragazzi svagando lungo rogge e fossi della nostra pianura risicola), sperano che tocchi a loro di fare qualcosa e così sono disponibili appunto a coprire scelte urbanistico-economiche di destra adottate da amministratori etichettati di sinistra (purtroppo, lo sappiamo, l'etichetta ormai dice poco o niente; anzi dice molto alla rovescia, vale a dire che essa stampiglia uguaglianze, non differenze. Ho pregato l'architetto Valentina Giannina, mia ex allieva tesista assistente, che vive e lavora nello Spezzino e si muove coi verdi, di inviarti informazioni più precise.

Ciao, Lodo

P. S. - Apro "la R" di oggi e vedo a pp. 12 e 13. Sapevamo già, ma ritrovarsi di fronte all'agonia di Portofino, Argentario, Lago di Sabaudia, Stelvio, Ticino (quante volte mi sono tuffato nel fiume da ragazzo?), Gran Sasso... Qualcuno mi guarda storto quando sostengo che il paese è in rovina, effettivamente tutto in rovina, da ogni punto di vista. Eppure è così. Chi l'ha realmente conosciuto il nostro paese, quando non aveva ancora gettato ai cani la sua dote, mi darà ragione.

Guarda un pò, alla mia età non riesco a ritrarmi e a vivere senza continue incazzature.

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