Serravalle SCRIVIA - Il termometro segna - 1, l´orologio le 9.45. Il casello di Serravalle si infila veloce arrivando da Genova, ma da Milano le auto si snodano fino al curvone della rampa. Robetta: sabato mattina qui c´era già il caos, a mezzogiorno i chilometri di coda sulla A7 erano più di dieci. Non è più il primo giorno di saldi all´Outlet di Serravalle, ma tutti accelerano verso il parcheggio, dove una cinquantina di camper (prevalentemente piemontesi le targhe, sembrano essere una costante di tutti i weekend) svettano bianchi nella nebbiolina e alcune centinaia di auto si piazzano qua e là con gli occupanti pronti a catapultarsi fuori, non appena spento il motore: presto, che c´è già coda. È vero, davanti a "Dolce e Gabbana", nella "piazza" centrale, si assiepano in una sessantina, una ventina aspettano pazienti che si apra la porta di "Prada", altrettanti - di età decisamente più bassa - sono in attesa di catapultarsi dentro "Calvin Klein Jeans". Prima si arriva meno si aspetta: qui si entra pochi per volta, quando il volto corrucciato della security di guardia ti fa un cenno. Dieci in punto, si apre la seconda battuta, pardon giornata di caccia al saldo. Annarita e Gloria, da "Marzotto Factory Store", primo negozio sul percorso, sono ancora frastornate dal primo, clamoroso sabato di saldi: «Lavoro qui da cinque anni, mai vista una cosa così. L´affluenza è stata incredibile» dice una. E la collega: «Cos´hanno comprato? Tutto, direi. Soprattutto camicie da uomo, una marea. Di più non le so dire perché non sono riuscita nemmeno ad alzare gli occhi».
«Mammina siamo appena arrivati sì, adesso facciamo il giro... va bene, un bacio mammina!» Diana viene da Torino, chiude in fretta il cellulare, gli amici la incalzano: «Dài, dobbiamo comprare un sacco di roba!». Ma l´affare c´è davvero? Prezzi in vetrina: lupetto di cashmere che in tre mosse (prezzo originale, cartellino outlet, saldo) passa da 218 a 131 e infine a 92 euro; maglione in pile bianco griffato che con lo stesso meccanismo scivola da 91 a 54,50 e infine a 32,70 euro. Ammesso che si trovi la misura e s´incontri il gusto sì, l´affare è certo. Da "Brioni", capi d´alta sartoria, una giacca in cashmere riesce a scivolare da 1350 a 405 euro. «Ieri? Non ce la facevamo più da sole, abbiamo dovuto chiamare i colleghi...» ridono le vendeuses. Da "Borrelli Camicie" Laura mette le mani nei capelli: «Cavallette. Erano come le cavallette. Non sono nemmeno riuscita ad andare a mangiare, me ne sono resa conto alle nove meno cinque. Ho venduto cose che mai al mondo... Oggi, al confronto, è un lusso».
È mezzogiorno. Luigi Battuello, direttore del Serravalle Outlet, indica fuori dalla finestra del suo ufficio: «Vede là fuori? Quello spazio oltre la statale? Tutto pieno di auto. I tremila posti qui, gli altri duemila a lato, tutto pieno. Poi hanno cominciato a riempire ovunque, lungo le strade... tra un paio d´ore mi sa che sarà lo stesso. D´altro canto, il primo giorno di saldi è così, ma il problema sono gli accessi dall´autostrada: chi arriva da Milano deve fare lo stop, lasciare la precedenza alle auto in arrivo da Genova, e l´autostrada si blocca. Mi rendo conto che il casello era dimensionato per altre necessità, forse è il caso che si faccia qualche intervento». Quarantacinquemila persone sabato, circa 35 mila ieri, anche se più diluite nella giornata, fanno ottantamila in un weekend: annaspa la viabilità autostradale, ma all´Outlet e dintorni - un migliaio di posti di lavoro diretti, oltre duecento nell´indotto, progetti di nuovi centri commerciali già attivi in zona - i saldi sono la punta di diamante di un afflusso costantemente alto. «Ma per quale ragione dovevo comprarmi le scarpe prima dei saldi? Costano la metà, adesso» dice la signora bionda dall´accento milanese al telefonino. A dir la verità, a Serravalle lo sconto-dello-sconto, almeno per i clienti affezionati invitati via lettera o mail, era cominciato già con l´anno vecchio, con i pre-saldi. «Certo che sono venuti, e in tanti - sospira l´elegante signora alla cassa di "Loro Piana" - Non pensavamo di vedere ancora così tanti nostri clienti... cos´è successo sabato? Lo vede com´è ridotto il negozio?». Eh già, sono ben sguarniti, gli scaffali. Le cavallette griffate sono già sciamate via.
Nota: è forse di cattivo gusto (imperdonabile, davanti a tante griffes!) notare pur gentilmente, che "l'avevamo detto", e poi "l'avevamo anche ripetuto"? (f.b.)