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Giuseppe Natale
La Metropoli strangolata dal cemento e la “dittatura” dei comitati cittadini
5 Febbraio 2009
Milano
Ancora un articolo sulla “Capitale morale”. Qualcuno spiegherà come mai Milano è così, da tempi lontani? Il manifesto, 5 febbraio 2009

Milano è sommersa da una cementificazione indiscriminata ed insostenibile. La densità edificatoria è ormai al limite della totale saturazione. Si cementifica dappertutto: sopra e sotto, fuori e dentro. Torri e grattacieli. Box e parcheggi. Si pugnala il cuore antico della città: Sant’Ambrogio, Darsena e Piazza Meda ecc. Si sconvolgono e/o si distruggono interi quartieri: Isola, Fiera, Porta Vittoria, Crescenzago/Adriano, Rogoredo ecc. Bandita ogni idea di programmazione/pianificazione che consideri il territorio un prezioso bene comune, bandita ogni idea di città bella e sana e vivibile, si svende il patrimonio pubblico e si privatizza tutto, con furia ed ingordigia. Si riducono anche gli insufficienti spazi verdi disponibili. E’ come togliere l’ossigeno ai polmoni dell’organismo urbano. Sotto micidiale stress, il territorio entra in una specie di reazione a catena che aggrava le condizioni di inquinamento ed accelera i mutamenti negativi del microclima.

Inascoltati, i comitati dei cittadini - che si battono per la tutela dei loro quartieri e per la qualità della vita urbana con proposte serie e sensate - sono costretti a rivolgersi alla Magistratura.

Alla ribalta della cronaca sono saliti negli ultimi giorni i progetti Garibaldi-Republica/ex Varesine e Isola-De Castillia. Sono sotto inchiesta, per gravi reati, le imprese che lavorano alla costruzione del nuovo grattacielo della Regione: Infrastrutture Lombarde - società a capitale pubblico -, Consorzio Torre/Impregilo, un’impresa di subappalto con sede in Basilicata.

Dal 29 gennaio è sotto sequestro preventivo il palazzo della società IM.CO. s.p.a. di Ligresti in fase di costruzione (14 piani più 3 interrati) all’Isola, tra via Confalonieri e via De Castillia: per “illegittimità” del permesso a costruire e per la “non pertinenza” degli ultimi due piani. Il comunicato della Guardia di Finanza, che fa riferimento ai ricorsi al TAR di “cittadini e commercianti della zona”, si chiude in modo lapidario: “La Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto il sequestro preventivo dell’opera, essendo stato rilevato un ‘periculum in mora’, in relazione all’offesa al territorio e all’equilibrio urbanistico insito nella ultimazione della costruzione in mancanza di un idoneo provvedimento amministrativo”.

Il Forum Isola (coordinamento tra Comitato I Mille e Associazioni Genitori e Isola dell’Arte), dopo aver raccolto migliaia di firme e presentato ricorsi al Tar per preservare i giardini e la storica Stecca degli Artigiani, elabora il progetto “Parco possibile” che viene condiviso ed approvato dal Consiglio di Zona 9 ma rifiutato dall’assessore Masseroli e dalla giunta Moratti. Questi ultimi, per tutta risposta, non sanno far altro che avviare nella primavera del 2007 una brutale operazione di sgombero e di distruzione della Stecca e dei giardini di via Gonfalonieri unico polmone verde del quartiere.

Torniamo all’oggi. Di fronte alla contestazione di gravi reati come reagirebbero i responsabili di una normale amministrazione comunale? Si metterebbero a disposizione dei giudici ed avvierebbero un’indagine amministrativa per verificare legittimità e correttezza degli atti. Nulla di tutto questo a Milano e alla regione Lombardia. Anzi. L’assessore all’Urbanistica della Giunta Moratti, Carlo Masseroli, straparla di “dittatura dei comitati”, fa la parte della vittima e sconvolge le regole dello Stato di diritto, nasconde i fatti usando l’inglese in maniera azzardata, minaccia i cittadini stigmatizzati come irresponsabili, e manda segnali alla Magistratura che niente hanno a che fare con i rapporti di correttezza istituzionale.

Afferma l’assessore: “Mi auguro che in questo momento di grande sviluppo per la città non ci sia un continuo stop & go, alimentato non certo dalla magistratura ma da qualche comitato che preferisce una Milano ferma rispetto a una città in movimento. Se un drappello di cittadini contrario a certi interventi decide di fermare un progetto con tutti i mezzi che ha a disposizione, commette un atto irresponsabile. Questa io la chiamo dittatura dei comitati, che va a discapito della democrazia”.

La Magistratura e l’Amministrazione sotto la “dittatura dei comitati”?!...Verrebbe voglia di annegare il Masseroli assessore in un mare di risate, se la situazione non avesse raggiunto un livello di degrado grave ed allarmante.

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