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La casa agli italiani, Nardella supera a destra Meloni e Salvini
5 Maggio 2018
2017-Accoglienza Italia
Potere al popolo-Firenze, Comunicato stampa 4 maggio 2018. Il sindaco di Firenze, una città devastata dalla peste turistica, in gara con la Venezia di Brugnaro, è preoccupato e allarmato temendo che qualche alloggio vada ai "non italiani" che non siano facoltosi turisti

Potere al popolo-Firenze,

«In una città colonizzata dallemultinazionali dell’industria turistica, dove le case del centro sono sottrattealla residenza e i grandi edifici pubblici trasformati in alberghi di lusso, ilsindaco di Firenze imputa alle famiglie straniere l’emergenza casa.» Così Potere al popolo-Firenze che prosegue:«Sulle pagine del Corriere fiorentino, Nardella si abbandona adichiarazioni degne del peggior repertorio programmatico destrorso. Il registroè quello classico: “prima la casa agli italiani”, “troppi gli stranieri”. Lapriorità degli italiani nell’accesso ai servizi è un caposaldo delle politichediscriminatorie della destra. Da guerra tra poveri».

Il bonus di residenzialità proposto daNardella, che darebbe la priorità agli italiani nell’accesso alle case popolari(già ribattezzato la “scala mobile della toscanità”) è infatti un punto deiprogrammi della destra. Salvini twitta, e la Meloni rivendica orgogliosamentela paternità del provvedimento. La misura favorirebbe la risalita dellefamiglie “toscane” nell’assegnazione della casa, mentre a quelle migrantiresterebbe l’inferno della residenzialità precaria e delle occupazioniclandestine.

Grave, nelle dichiarazioni di Nardella,l’assenza di una progettualità in merito al diritto alla casa. Non è con unamisura poliziesca e discriminatoria che si risolve il problema annoso deldisagio abitativo e della penuria di appartamenti sociali. Per di più aFirenze, città da centrotrenta sfratti esecutivi al mese (nel 2016), dove sonopiù di duemila le famiglie in graduatoria. E dove si contano a centinaia glialloggi pubblici vuoti in attesa di ristrutturazione.

La soluzione al disagio abitativo non stanella svendita del patrimonio residenziale pubblico che trasforma i residentiin proprietari. Sta semmai nell’acquisizione di nuovi appartamenti da destinarealla residenza popolare, e nella riconversione degli edifici di proprietàpubblica in residenze provvisorie e in alloggi ERP: ex caserme, ex conventi, exmanifatture, ex carceri. Non sta nella trasformazione dei volumi edilizi infunzioni di lusso, ma nella loro restituzione all’uso collettivo.
È urgente, da parte dello stato,l’applicazione di una giusta tassazione all’edificato tuttora invenduto edesentasse: si tratta di milioni di metri cubi che costituiscono il capitalefisso su cui le imprese accedono ai prestiti bancari per poter continuare acostruire e a produrre invenduto."
Conclude Potere al popolo: «È necessarioun investimento consistente nell’edilizia residenziale pubblica e farla finitacon la farsa del social housing che ha affidato ai grandi gruppi bancari laquestione irrisolta dell’edilizia popolare, gettandola sul mercato.
Nardella chieda questo al governosopravvivente. Non poteri straordinari che tramutano le questioni di civileconvivenza in questioni di ordine pubblico.»
Contatti Lorenzo Alba 305938661

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