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Oriana Liso
In bicicletta dal Duomo a Porta Nuova via libera al primo raggio verde
7 Dicembre 2009
Milano
Hanno torto, quelli che dicono sinistra e destra sono tutte uguali. Cartina alla mano, vedere la Repubblica ed. Milano, 5 dicembre 2009 e la postilla(f.b.)

Un percorso ciclabile che dal Duomo arriva a Porta Nuova, attraversando Brera, come preludio al primo Raggio verde. Un progetto che l´amministrazione aveva già accarezzato - fino a delinearlo nella sostanza - due anni fa, ma che solo ieri, dopo stop e ritardi, è arrivato in giunta per il necessario avvio burocratico. Parte così il primo dei tre progetti di piste ciclabili che dal centro città raggiungeranno corso Monforte, corso Sempione e, appunto, i Bastioni di Porta Nuova.

Ieri sono stati approvati sia il progetto preliminare del "Piano mobilità ciclistica-rete ciclabile centro storico" sia il progetto definitivo per il primo lotto (con un importo stimato di 5 milioni e 500mila euro): il primo tratto su cui verrà disegnata la pista ciclabile è quello che va da via Monte di Pietà a Porta Nuova. Considerando i tempi tecnici per la gara e le autorizzazioni esecutive, però, gli operai non saranno per strada prima di otto, dieci mesi. Di certo il percorso - ora gli uffici dell´assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini dovranno studiarlo nei dettagli - avrà anche zone miste, in cui far convivere pedoni e due ruote: a Brera, per esempio, dove si sta disegnando una nuova isola pedonale. La filosofia resta quella di cambiare passo sulle politiche per la mobilità ciclabile: non più spezzoni di piste, ma un percorso quanto più possibile continuo, risistemando il tracciato esistente e costruendone uno ex novo, che porti i milanesi in bici dall´Ottagono fino al Raggio verde.

Un anno e mezzo fa il progetto del primo percorso ciclabile del centro sembrava pronto per l´approvazione: ma era arrivato imprevisto lo stop, perché nella stessa giunta c´era chi si preoccupava della perdita di posti auto a favore della pista per le due ruote. Ora la strada per la nuova pista sembra segnata. Ma in forse ci sono altri progetti che, nelle intenzioni, dovranno in futuro collegare il Duomo a Porta Romana e a Porta Ticinese.

postilla

Quando si parte da sottozero qualunque progresso infinitesimale è pur sempre un passo in avanti, o magari come in questo caso una pedalata, che porta un po’ più in là. Il sottoscritto non è un appassionato catastrofista, che non vede l’ora di indignarsi davanti a qualunque cosa: proprio oggi ho addirittura votato per il nuovo nome della Piramide di Formigoni I, ovvero il nuovo grattacielo della Regione (per la cronaca, ho proposto “Gioia”, forse si capisce perché).

Ma con tutto l’ottimismo possibile, qui la montagna ha addirittura bisogno di inseminazione artificiale, trattamenti nucleari e parto cesareo, per partorire quel tremante topolino. Una manciata di centinaia di metri fra le strade supercentrali terziarizzate, ed altre strade supercentrali magari lievemente meno terziarizzate: e dai! “Mobilità ciclabile” è una cosa seria, che in bocca a certe amministrazioni a quanto pare non può che diventare tragicomica. Per adesso lasciamoli lì a lavorare soprattutto con gi uffici stampa che tentano di gonfiare l’effetto annuncio, e continuiamo a pensare a cose più divertenti, utili, e puntualmente ignorate da lorsignori, come il progetto Grande Gronda presentato a Cassinetta di Lugagnano nel quasi silenzio della stampa, e che per 170 km di percorso metropolitano chiedeva cifre paragonabili a quelle della manciata di metri autopromozionali di questa Kriptonite Verde. Brr…. (f.b.)

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