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Imbecilli anche a sinistra? Lo so
20 Agosto 2005
Vivere a Venezia
La Nuova Venezia del 13 aprile 2005 ha pubblicato una mia lettera con un titolo un po’ riduttivo (e questo non mi ha meravigliato) e un commento un po’ stupido (e questo invece si). Il titolo era: “Voterò Casson perché sono di sinistra”. Qui sotto il commento, in tondo, e la mia replica, in corsivo. In calce, il link al testo della mia lettera

“Non so se Massimo Cacciari sia di sinistra nel senso che gli attribuisce il nostro lettore. Personalmente, sono totalmente disinteressato a questa tematica. Essere di sinistra non è un marchio di qualità. Ho conosciuto perfetti imbecilli di sinistra con comodo di presunzione incorporata. Per il resto, ognuno voti come vuole. Una domanda voglio però farle: per lei i partiti non esistono? I partiti ieri “complici” di Cacciari oggi sono “complici” (Costa compreso) di Casson. Come la mettiamo con la discontinuità?”

Non ho mai detto che Massimo Cacciari è di sinistra. Non penso che lo sia, ma neanche a me interessa molto. Ho detto solo che lo sono io, e che anche per questo non voterò per chi cerca voti a destra.

Sono più vecchio del giornalista della Nuova che ha commentato il mio intervento, e perciò ho certamente conosciuto più imbecilli di sinistra di quanti ne ha incontrati lui: non me ne vanto, ma lo so.

Alla sua domanda rispondo: non voterò i partiti che ieri erano ‘complici’ di Cacciari e “oggi sono ‘complici’ (Costa compreso) di Casson”, ma il candidato sindaco Felice Casson. Magari sbaglierò, ma con Cacciari ho già sbagliato, nel 1993.

Il testo della mia lettera, pubblicata anche come eddytoriale n. 69

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