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Andreas Tzortzis
Il Porto della Speranza di Amburgo
22 Maggio 2006
Articoli del 2005
Ristrutturazione urbanistica a funzioni miste in aree portuali. Da Deutsche Welle, 24 maggio 2005 (f.b.)

Titolo originale [sezione inglese]: Hamburg's Harbor of Hope – Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

Su un’isola occupata per anni da vecchi spazi a depositi e edifici a magazzini, la città di Amburgo sta iniziando uno dei progetti di ristrutturazione urbanistica più importanti d’Europa degli ultimi anni.

Negli anni a venire, dalle rive dell’Elba sorgerà HafenCity, offrendo alla città una rara occasione per ridefinire il centro e – sperano i funzionari – metterla alla pari con metropoli europee quali Barcellona o Londra.

”Rispetto ad altre città europee, la gente ha solo una vaga idea di cosa sia Amburgo” dice Jürgen Bruns-Berentelg, a capo della agenzia pubblica responsabile del progetto.

”È l’occasione per costruire un centro città completamente nuovo”.

L’idea è quella di seguire il percorso positivo della ristrutturazione dei waterfronts a Londra nei docklands e a Amsterdam nel porto orientale. La riorganizzazione dei trasporti navali negli anni recenti, verso la containerizzazione, ha cambiato l’uso degli spazi a terra nei porti, lasciando grandi fasce di ex approdi disponibili per l’urbanizzazione.

Edifici in vetro e un capolavoro

Le autorità portuali di Amburgo nel 1997 cedettero un’isola a forma di chiave inglese sull’Elba, poco fuori dal centro tradizionale della città, in cambio di spazio per containers sull’altro lato del canale. Negli scorsi due anni, nei vecchi cantieri navali sono iniziati a crescere edifici moderni di acciaio e vetro, a pochi isolati di distanza dai magazzini in mattoni scuri del XIX e primo XX secolo, ancora occupati da mercanti di tappeti orientali.

Ciascun nuovo edificio è realizzato da un diverso investitore, progettato da un diverso architetto: chi pianifica HafenCity non vuole che il destino del progetto dipenda troppo da una manciata di imprese o investitori immobiliari. Bruns-Berentelg sostiene che questa strategia proteggerà la zona nei momenti di incertezza economica, assicurando “che ogni parte di Hafencity abbia un’identità diversa”.

Oltre ad attività economiche, residenza e spazi commerciali, Bruns-Berentelg dice che si realizzeranno anche una scuola, un museo scientifico marittimo e un acquario. Il gioiello di tutto il progetto è una ambiziosa sala concerti con albergo di lusso e complesso residenziale, progettati dalle star dell’architettura Herzog e de Meuron. Se gli uffici della municipalità di Amburgo daranno la propria approvazione in giugno, l’edificio sarà alto 37 metri nell’aria, sopra un tradizionale complesso a magazzini.

”Sarà un fabbricato moderno, costruito sulla base della Amburgo passata” osserva Bruns-Berentelg.

Ci vuole tempo

Al momento, HafenCity non è molto più di una promessa di cose che verranno. I costruttori sono impegnati a sollevare il livello stradale da 4,5 metri sul livello del mare a 7,5 per proteggersi da allagamenti.

Le carte mostrano edifici progettati al computer in dettagli sorprendenti, ma solo un quarto del piano sarà realizzato entro il 2007. Il passo moderato di realizzazione è una strategia intelligente, dice Dieter Läpple, professore di edilizia al Politecnico di Amburgo-Harburg.

”Il grosso vantaggio è la flessibilità. Si costruisce per fasi, così che si possa imparare dagli errori”, sostiene Läpple, che in un promo tempo si era opposto al progetto.

HafenCity ha già iniziato a imparare dagli altri. Anziché concentrarsi sui soli spazi per uffici, come nei Docklands, o sulla residenza, come nel riuso del porto orientale di Amsterdam, i progettisti hanno optato per un modello a funzioni miste.

Il piano è molto migliorato rispetto alla concezione originaria, dice Läpple. In un promo tempo, si era concepito il quartiere con in mente solo giovani coppie e singles, una cosa che secondo Bruns-Berentelg non avrebbe mai realizzato il pieno potenziale di un nuovo centro città.

Un nuovo tipo di abitante

A differenza della Potsdamer Platz di Berlino, al cui progetto ha collaborato, Bruns-Berentelg non considera Hafencity una residenza temporanea per il jet-set internazionale. L’idea qui è di attirare gli abitanti dalla città e dai sobborghi, per conferire vita anche di sera.

”Dobbiamo in pratica scoprire un tipo nuovo di abitante”. Bisogna avere uno spirito un po’ pioniere per vivere qui. È un po’ rustico, il vento punge”.

Niente che sembri preoccupare Claus e Monika Andresen. La coppia viveva in una casa vicino a un lago nell’interno, prima di decidere di cercare qualcosa in città. Sono venuti a Hafencity la scorsa estate, e dopo qualche mese hanno comperato un appartamento da 104 metri quadrati.

”Se vuoi avere un rapporto con l’acqua, che è uno dei grandi motivi di fascino di Amburgo, senza lasciare la città, qui è perfetto”, dice Claus Andresen, il cui ufficio all’agenzia di accoglienza e vendite iSe si può raggiungere a piedi.

Questioni aperte

La maggior parte dei 130 appartamenti terminati sono stati venduti e sono occupati, dicono i rappresentanti di Hafencity. Altri 650 saranno realizzati nel prossimo anno. A progetto completato, saranno 5.500.

”È un tipo di vita fantastica, qui” dice Monika Andresen, che dirige l’ufficio pubblicità di uno dei principali giornali domenicali tedeschi. “Contemporaneamente, è un grosso investimento per il futuro”.

Gli ideatori di Hafencity sinora hanno trovato più di 150 investitori nel progetto, ma non tutti gli edifici hanno iniziato i lavori. Ci sono ancora questioni aperte, su quando e come saranno costruite le necessarie infrastrutture di trasporto. Al momento, c’è un autobus che serpeggia attorno all’isola. Entro il 2012, sarà realizzata una nuova linea di metropolitana.

”Ci sono ancora da risolvere problemi strutturali” dice Läpple.

Ma anche chi prima era scettico inizia a vedere l’oro che luccica in questo progetto, sempre che sia estratto in modo corretto.

”È l’occasione di una vita per correggere le carenze del centro città, dove resiste una solida monocoltura. Non è un centro vitale, come Vienna o Parigi” sostiene Läpple. “Hafencity potrà dare un nuovo impulso all’intero centro”.

Nota: qui al sito di Deutsche Welleil testo originale (f.b.)

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