NELL´AULA DEL CONSIGLIO COMUNALE - quando non cade il numero legale dei presenti, come ieri - è l´argomento più caldo da settimane. Ma fuori dal portone di Palazzo Marino sembra che il Pgt non lo conosca nessuno. E che, in realtà, le grandi trasformazioni urbanistiche immaginate dal piano non piacciano a tanti.
Questo, almeno, è il risultato di un sondaggio commissionato all´Ispo dall´associazione civica ChiamaMilano: il 62 per cento degli intervistati non ha mai sentito parlare del Pgt, il 29 ammette di aver sentito "qualcosa" ma di sapere di cosa si tratta: totale, quasi il 90 per cento, nove milanesi su dieci, che ignorano il tema e solo uno che dice di aver seguito la (travagliata) vicenda del piano.
Tra i dati, presentati da Renato Mannheimer nella sede dell´associazione presieduta dal consigliere di opposizione Milly Moratti, anche quelli sul gradimento di uno dei fini del Pgt, l´aumento degli abitanti della città: l´80 per cento - soprattutto di anziani - non condivide l´obiettivo, e una percentuale simile non vuole uno skyline di grattacieli. Alla domanda sulla perequazione, il meccanismo per "scambiare" diritti di superficie in zone edificabili con aree del Parco Sud, il 68 per cento ha detto di non condividere il sistema.
Commenta Milly Moratti: «Bisogna informare i cittadini: è vero che il Pgt è complesso, ma è talmente innovatore che bisogna che la gente sappia. Con questi dati prendiamo atto che quella del Pgt non corrisponde alla visione dei cittadini, è ora che ci diamo da fare». Una posizione ribadita dal capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino: «Il sondaggio conferma le nostre preoccupazioni, i milanesi vogliono una città più verde e vivibile». Oggi si torna in aula (restano da esaminare ancora 200 emendamenti) dopo la seduta andata a vuoto. Polemico il presidente del consiglio comunale Palmeri: «Sarebbe auspicabile che su un provvedimento di rilevanza strategica il Consiglio lavorasse utilizzando tutte le ore previste».