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Dana Hedgpeth
Il baseball, i centri commerciali e l'esproprio per pubblica utilità
22 Maggio 2006
Articoli del 2005
Un caso quantomeno curioso di dibattito sul rapporto fra interesse privato, collettivo, e ruolo della pubblica amministrazione. Dal Washington Post, 23 febbraio 2005 (f.b.)

Titolo originale: Supreme Court Case Could Affect Baseball Stadium – Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

C’è un caso pendente alla Corte Suprema USA che a parere di urbanisti, giuristi esperti del settore, e consiglieri comunali, può decidere la sorte di due importanti progetti economici per il Sud-est, compreso quello dello stadio di baseball.Ci si aspetta che la corte decida nei prossimi mesi, se l’amministrazione locale possa o meno usare il proprio potere di esproprio per trasferire terreni da un proprietario privato all’altro, al solo scopo di trasformazione per usi economici (diversa dall’acquisizione per scopi pubblici come strade o uffici governativi)È stata ascoltata ieri una deposizione sul caso Kelo v. City of New London, Connecticut, e i funzionari del District of Columbia stanno seguendo la vicenda da vicino, preoccupati che possa complicare (o per lo meno aumentare i costi) i progetti per costruire uno stadio di baseball su aree private, e ristrutturare l’obsoleto centro commerciale di Skyland, all’incrocio fra Alabama Avenue e il tratto sud-est della Good Hope Road.”È più facile prendersi un pezzo di terra agricola, tirar giù una foresta, e costruire lì”, nelle aree esterne, dice il sindaco Anthony A. Williams (D), che ieri ha seguito i lavori della Corte da semplice spettatore. “Se vogliamo avere un approccio smart growth, abbiamo bisogno di questo strumento”.Le autorità pubbliche abitualmente usano la facoltà di esproprio per acquisire i terreni necessari ai loro progetti, contando sulla magistratura per fissare un prezzo equo, se non hanno esito positivo i tentativi di accordo con la proprietà. Nel caso citato del Connecticut, il proprietario aveva messo in discussione the il diritto dell’ente pubblico di utilizzare questa procedura al solo scopo di consentire che un diverso proprietario privato facesse un uso differente dei terreni.La città ha bisogno di circa 10 ettari per costruire uno stadio di baseball per i Washington Nationals vicino alle rive del fiume Anacostia, e alcuni dei proprietari dei terreni circostanti non vogliono vendere.”Posto che la Corte [Suprema] decida che ci sono limiti costituzionali alla facoltà di esproprio per scopi privati, il problema è vedere se lo stadio sia davvero una funzione pubblica, oppure un regalo per la Lega Baseball, come dice qualcuno”, afferma Dale Cooter, legale del proprietario di un porno-shop sui terreni dello stadio. “Qui si tratta della lega Baseball travestita da funzione pubblica”. Il proprietario del porno-shop non intende muoversi.

David A. Fuss, avvocato specializzato in questioni urbanistiche allo studio Wilkes Artis, è d’accordo, e dice che “l’effetto ultimo [sulla Città] potrebbe essere che l’esproprio a uso baseball non corrisponda a quello che la Corte Suprema considera pubblica utilità”.”Questo potrebbe portare al blocco dell’intera operazione dello stadio” continua Fuss, e consentire ai proprietari di chiedere qualunque prezzo al comune.Il sindaco Williams non è d’accordo, e sostiene che il precedente di Kelo non riguarda il caso dello stadio, perché la struttura resterebbe di proprietà comunale. Ma aggiunge anche che, se la struttura fosse affittata “a una cifra troppo bassa” alle Lega Nazionale, si potrebbe sostenere che qui si favorisce un privato, rientrando nel precedente di Kelo.”Quello di proprietà è un diritto importante in questo paese” dice Williams, ma aggiunge che qualunque restrizione alle possibilità del comune di usare la facoltà di esproprio “rallenterebbe fino alla paralisi molte attività costruttive”.”Ci sarebbero tante resistenze che diventerebbe impossibile fare qualunque cosa”.Herb Miller, costruttore di edilizia commerciale in città, che ha proposto un piano per finanziare privatamente lo stadio e realizzare un complesso di negozi big-box sui terreni circostanti, dice di aver incaricato consulenti legali per verificare se il progetto possa ricadere nel precedente di Kelo.”Nel nostro caso, mi dicono, la zona attorno allo stadio è degradata ed esistono parecchi casi del genere in cui è stata accettata legittima la procedura dell’esproprio per pubblica utilità”, afferma Miller. Dice, anche di voler tentare un accordo coi proprietari dei 6 ettari fra i tratti sud-est delle strade N e M, per collocare lì i negozi big-box, e che il comune dovrà usare la facoltà di esproprio solo se i proprietari non vogliono vendere.

La decisione della Corte Suprema potrebbe influenzare anche i progetti della città per la ristrutturazione del centro commerciale Skyland, su Alabama Avenue e Good Hope Road, dove alcuni proprietari rifiutano di vendere al comune (che cederebbe le superfici ad altri commercianti di livello superiore). In città si è parlato a lungo di portare lì un negozio Target, ma non si è ami firmato l’accordo con la catena.I funzionari della National Capital Revitalization Corp., organismo semipubblico legato al comune e in prima fila nei progetti di ristrutturazione dello Skyland, dicono di aver in corso negoziati coi proprietari, nella speranza di comperare i terreni senza dover ricorrere alla procedura di esproprio. I proprietari dello Skyland affermano di non volere cedere tramite esproprio, solo perché le superfici siano consegnate a un altro proprietario privato.”Il governo vuole prendersi la mia proprietà e darla a un costruttore privato: credo che l’America non possa tollerarlo”, ci dice Larry Hoffman, proprietario di alcuni piccoli uffici e gestore per conto dei proprietari di circa 5.000 metri quadri di negozi allo Skyland. “Non ho nessun problema, se il governo si prende la mia proprietà per costruirci una strada a uso pubblico ... ma semplicemente darla a un altro che ci fa dei soldi, forse lui è migliore di me?”.

Nota: qui il testo originale al sito del Washington Post (f.b.)

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