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I capezzoli di Berlusconi
11 Aprile 2004
I tempi del cavalier B.
Questa volta il titolo è di Eddyburg, ma gli oggetti sono nel testo. Il testo, divertentissimo nel suo squallore, è la presentazione (la cover story) dell’intervista di B. su The Spectator del 6 agosto 2003, ed è scritta dai due spavaldi giornalisti Boris Johnson e Nicholas Farrel. A voi il divertimento. In calce riporto il testo integrale della famosa intervista: dopo il riso, il pianto.

COVER STORY
Forza Berlusconi!

Il battagliero Presidente del Consiglio italiano ha convocato Boris Johnson e Nicholas Farrell nel suo rifugio in Sardegna, e ha concesso loro di fare un'analisi del suo successo.

E' il crepuscolo in Sardegna. Il sole e' svanito dietro alle rocce a strapiombo. I grilli, da un momento all'altro, hanno smesso di cantare. Le guardie con il fucile automatico a tracolla si aggirano all'interno della macchia di mirti e olivi, e l'uomo piu' ricco d'Europa mi afferra per un braccio.

La sua voce e' eccitata "Guarda!" dice, puntando la torcia "Guarda la forza di quell'albero!" E' davvero una visione suggestiva.

Un antico ulivo che sembra risalire al Giurassico e' cresciuto fuori da una crepa nella roccia e, come un paziente pitone di legno, ha spaccato in due il grande masso grigio. "Straordinario" mormoro io. Il mio ospite ed io ci fermiamo pieni di reverenziale timore di fronte alla forza dell'ulivo. Se Silvio Berlusconi, 67 anni, primo ministro italiano, sta segretamente sperando che una metafora prenda forma nella mia mente, non restera' deluso.

Che cosa dimostra questo ulivo, cosi' eccessivo, se non la forza che guida Berlusconi stesso? E che cosa sta a simboleggiare questa colossale roccia spaccata? Che si possono provocare l'establishment politico italiano, o l'elite liberale europea, o semplicemente le opinioni dell'Occidente civilizzato: tutte entita' che Silvio ha scandalizzato e diviso. Solo la settimana scorsa il ministro degli esteri svedese, Anna Lindh, ha lanciato anatemi non solo contro Berlusconi, ma anche contro l'Italia.

Con il governo di Forza Italia -ha asserito- l'Italia non puo' piu' essere considerata parte della tradizione occidentale europea o condividere i suoi valori. Ed e' una offesa bruciante se si considera che il testo fondante dell'Europa e' il Trattato di Roma. Ehi! Ma dov'era la Svezia alla conferenza di Messina del 1955? Alla vista di Berlusconi che viene demonizzato da Anna Lindh potreste trovarvi come me, nell'atto istintivo di sguainare la spada per difenderlo. Ma sospetto che sia stato l'attacco dell'Economist a fare centro su Berlusconi e il suo entourage, anche perche' viene letto dagli Americani, o almeno giace sui tavolini dei loro salotti.

Per due volte questa celebre rivista (motto: l'intelligenza di essere stupidi) ha scalciato violentemente contro Silvio. Ha detto che non e' idoneo a governare l'Italia e, in un numero recente, gli ha rivolto 28 accuse, e ha detto che non solo non e' idoneo a governare l'Italia, ma non e' nemmeno adatto ad essere il Presidente dell'Unione Europea - incarico che manterra' fino a dicembre. E' proprio l'attacco dell'Economist che puo' aver contribuito alla presenza dello Spectator qui, fra le canne e il rosmarino, nella sua tenuta di 170 acri in Costa Smeralda. Nick Farrell, il nostro corrispondente italiano nonche' biografo di Mussolini, e' volato fin qui da Predappio. Io sono stato convocato dalla parte opposta dell'isola dove, per una coincidenza, anche la famiglia Johnson stava trascorrendo la sua vacanza, seppure in una sistemazione infinitamente meno splendida.

Quando Farrell ed io ci incontriamo in un bar di Porto Rotondo per discutere sulla tattica da adottare, decidiamo che, naturalmente, e' necessario sollevare il problema delle accuse con il Signor Presidente, come viene chiamato il Primo Ministro. Ma sappiamo che sara' poco probabile per noi arrivare ad un verdetto sulle questioni chiave, che riguardano la mancata vendita nel 1985 di una fabbrica di biscotti, di proprieta' dello Stato, alla Buitoni, regina degli spaghetti. Lasciamo queste faccende agli avvocati e alle calcolatrici ormai esaurite dell'Economist. Noi abbiamo un proposito piu' grande e piu' alto: e cioe' vogliamo stabilire, secondo la nostra sensibilita', se il Signor Berlusconi, nel complesso sia un forza benefica per l'Italia, l'Europa ed il mondo.

Siamo stati per tre ore con lui. Siamo stati seduti ad un tavolo nel soggiorno, con Berlusconi a capotavola, che mostrava i capezzoli in trasparenza, attraverso un pigiama

bianco alla Marlon Brando. Di tanto in tanto quel tavolo veniva picchiato vigorosamente, tanto da far tremare i soprammobili di vetro e le statuette femminili nude in giro per la stanza. Abbiamo bevuto pinte di te' ghiacciato e zuccherato, servite in silenzio, senza bisogno di chiedere, mentre lui delineava la sua visione del mondo, robusta e neo-conservatrice. Ad un certo momento, dopo circa un'ora, il Primo Ministro e' scomparso in cucina e ha fatto portare tre coppette di gelato alla vaniglia e pistacchio, come per rifornire la sua torrenziale loquacita'. L'abbiamo sentito esaltare la Thatcher, lodare Blair ('Che io sappia non siamo mai stati in disaccordo su qualcosa'), magnificare Bush e condannare la magistratura italiana come "antropologicamente diversa dal resto dell'umanita'".

Valentino, il suo simpatico interprete, dice che e' stata l'intervista piu' dettagliata e generosa che il leader abbia mai concesso, e, verso le sette, francamente, Farrell ed io ci sentiamo un po' stanchi. Ma non c'e' verso di fermare il raggiante e vivace multi-miliardario che tende un po' alla calvizie.

Ha avuto uno scontro con il cancro un paio d'anni fa; il suo colorito e' un po' giallino per essere quello di un uomo che ha passato il mese di agosto in Sardegna; ha piu' l'aspetto di un uomo da un milione di lire che quello di un uomo da un milione di dollari. Ma e' il piu' frizzante compagnone che si sia mai visto. "Facciamo un giro"(in italiano nel testo) dice.

Quando Berlusconi e' al volante della macchina elettrica non corre tranquillo, ma accelera e frena lungo i sentieri ben puliti della sua tenuta, come Niki Lauda sulle curve di Monza. E, mentre i suoi passeggeri oscillano come anemoni marini, indica a gesti un paesaggio naturalmente splendido, con il sole che tramonta e il Mar Tirreno che volge dall'indaco all'azzurrino chiaro. Ma lui vede dappertutto i segni del lavoro delle sue mani e, in un certo senso, tutto sembra il prodotto della sua immaginazione. "Ecco" dice, indicando una fila di plumbago azzurre "questo e' il fiore di Forza Italia. Il fiore non lo sa, ma io si'"

Forza Italia! Come on Italy! Il nome stesso sembra echeggiare dalle tribune di uno stadio, e sarebbe sufficiente a far arricciare il naso ad Anna Lindh e all'Euronomenklatura. Forza Italia era il movimento da lui fondato nel 1994 sfruttando il suo patrimonio da 12 miliardi di dollari, con cui ha conquistato per la prima volta la leadership, per poi perderla quando i suoi alleati di destra gli voltarono le spalle, e gli avvocati lo circondarono (ndt.forse intende i PM). Fu accusato di corruzione. Combatte' e resistette. Ma la FORZA era grande in Berlusconi e nel 2001 torno' all'assalto.

Di porto in porto andava la nave di Forza Italia - non diversamente da quella sulla quale aveva cantato il diciassettenne Berlusconi- e folle adoranti si materializzavano davanti alle telecamere. Al costo di 20 milioni di dollari (ndt. mi sembra una cifra esagerata) distribui' capillarmente in 12 milioni di case italiane la sua magnifica Berluscografia di 128 pagine a colori, Una Vita Italiana. All'interno una fantastica, vulcanica storia di auto-propulsione all'americana; la precoce abilita' nelle traduzioni di latino e greco, una capacita' che metteva a disposizione dei compagni meno dotati in cambio di denaro; gli amici devoti rimasti con lui mentre espandeva il suo impero, a cominciare dalla citta' che costrui' nel 1960, in una palude fuori Milano, che conta 4000 abitanti e che, a giudicare dalle fotografie, e' gradevole in senso Milton-Keynesiano.

Si veniva a sapere della sua prima moglie, e di come i loro sentimenti si fossero tramutati "da amore in amicizia" prima che si trovasse una seconda moglie, una bionda da knock-out, la soap-star Veronica Lario.

Venivano fornite notizie sui suoi abiti (Ferdinando Caraceni), sul suo cuoco, sul suo cancro, e, soprattutto, veniva riportata la testimonianza di sua madre Rosella.

La mamma di Silvio diceva che Silvio era un tipo davvero in gamba, e qualsiasi cosa dicesse la mamma di Silvio, le altre mamme la prendevano molto seriamente.

Tutte le pagine erano costellate del suo allegro sorrisetto da scoiattolino e del suo naso disneyano. Per ogni piccolo uomo d'affari italiano simboleggiava l'ottimismo e la fiducia e l'abilita' nell'ottenere le cose che voleva.

E qui, alla prima fermata della nostra scarrozzata, ha luogo una lezione sul suo approccio al poter-fare.

Un giorno Silvio arrivo', e scopri' che avevano abbattuto tutti gli alberi

nel raggio di 50 metri per allestire una pista per l'atterraggio degli elicotteri.

Lui non la voleva una pista per gli elicotteri. Era disperato. Ando' a dormire,

la sera di Pasqua, arrovellandosi sul problema.

"A un certo punto decisi che da ogni male bisogna saper trarre qualcosa

di buono. Pensai che potevo creare un labirinto, e poi decisi di creare

qualcosa che non era mai esistito prima - un museo dei cactus.”

Scendiamo e ammiriamo il bizzarro anfiteatro in cui un pubblico di 4000

spettatori spinosi, comprendente 400 specie, provenienti da sette diversi

paesi, guarda giu' dalle terrazze circolari, verso una bella piscina blu

affacciata sulla baia.

"Questo e' il cervello del mio ministro delle finanze" dice Silvio, indicando

un qualcosa che assomiglia a un carciofo rabbioso "idee dappertutto". Accarezza i fianchi polverosi di un'altra pianta per mostrare la sua ingegnosa difesa contro le formiche che si arrampicano. "E questo -dice, indicando un'abominevole collezione di spine- e' il cuscino della suocera. Questa roccia e' arrivata da Lanzarote!" Perche' e' arrivata da Lanzarote? Era proprio necessaria? Forse no, ma serviva a dimostrare che Silvio puo' smuovere le montagne.

Di certo ha smosso Farrell che sta manifestando sintomi di intenso rapimento. "Bravo Signor Presidente (in italiano nel testo)" dice il biografo di Mussolini "Veramente bravo".

Berlusconi fa un gesto come per smorzare il nostro entusiasmo, ma non resiste alla tentazione di trarre una morale: "Vedete -dice- questo e' cio' che riesce a fare il settore privato!" Sono io che l'ho fatto: il vanto di ogni maschio-alfa. Come il bimbo di tre anni alla mamma che lo asseconda, come Agrippa sul fregio del Pantheon.

La sua energia e' piaciuta al popolo italiano, che l'ha ricompensato alla grande. Nel 2001 ha ottenuto una maggioranza mai vista, che gli consente di controllare le due Camere. Ha avuto la fantastica opportunita' di realizzare quello che proclamava essere il suo sogno: una riforma dell'Italia di tipo thatcheriano, che prevede tagli alle tasse. I suoi nemici scoppiavano di indignazione e, in effetti, si puo' comprendere la causa del loro fastidio. E' sconvolgente che un uomo solo abbia una simile concentrazione di potere commerciale e politico. Fa quasi venire la nausea l'idea che quest'uomo affascinante non sia solo il piu' grande magnate dei media in Italia, essendo proprietario della piu' grande casa editrice, la Mondadori, della piu' importante squadra di calcio, il Milan, di parecchi giornali e di un bel pezzo della televisione italiana, ma anche il Primo Ministro.

Gli prospettiamo questi dubbi e Berlusconi li restituisce tutti al mittente, con frasi ben oliate. No, non e' entrato in politica per proteggere i suoi interessi commerciali, come egli stesso avrebbe confessato in privato, secondo il giornalista Enzo Biagi. Dice: "Non potevo lavorare per tutta la vita in Italia con un governo comunista, di sinistra" No, non c'e' conflitto di interessi. La gente puo' scrivere quello che vuole sui suoi giornali. "Sono l'editore piu' liberale della storia." E no, le accuse dell'Economist sono vecchie, sciocche, senza fondamento e, intanto, mentre reitera la sua difesa, il tavolo subisce una gragnuola di colpi.

E' proprio la cosa giusta votare una legge che lo esoneri da ogni processo durante il periodo del suo mandato, Chirac ha fatto lo stesso.

Ma, l'oggetto di questa intervista non e' mai stato quello di stabilire la natura poco limpida dei suoi affari. Noi stavamo solo cercando di valutare se, facendo un bilancio complessivo, lui rappresenti qualcosa di buono. La nostra risposta, quando la gita sulla golf-buggy e' terminata e ci ritroviamo seduti, esausti come due urie coperte di petrolio, davanti ad una birra a Porto Rotondo, e' un si' senza riserve.

E' difficile non restare affascinati da un uomo che pone un simile interesse nei cactus e che e' capace, alle riunioni dei leaders europei, di raccontare barzellette non solo sui comandanti dei campi di concentramento nazisti, ma anche sul fatto che sua moglie se ne stia o no andando con qualcun altro. C'e' qualcosa di eroico nel suo stile, qualcosa di allegramente imperiale - dalla enorme piscina che ha creato riempiendo un bacino fra le colline sarde, alle quattro vasche per talassoterapia che ha allestito per Veronica, e che sono alimentate con dei computer piu' avanzati di quelli che vengono usati per i lanci sulla luna.

Non e' necessario che lui asserisca di non aver mai licenziato uno dei suoi 46.000 dipendenti. Ci basta scrutare da vicino le facce del suo cuoco e del suo maggiordomo, mentre ci passano accanto in un'altra golf-buggy, salutandolo con familiarita'. "Dove andate di bello?" chiede Berlusconi "Ce ne andiamo a fare un giro!" dicono. Si', sembrano felici. Secondo me, cio' che attrae in lui e' il fatto che assomiglia a tante delle cose che ha portato qui, su questa costa sarda. E' un innesto.

Improvvisamente, dopo decenni in cui la politica italiana e' stata ostaggio di una serie di cupi, sinistri partitocrati che parlano in politichese, e' sbocciato questo fiore di super entusiasmo americano. Si', puo' darsi anche che sia rimasto coinvolto in affari discutibili; puo' anche darsi che venga scoperto e debba pagarne il prezzo. Per adesso, tuttavia, sembra ragionevole permettergli di continuare con il suo programma. Puo' fallire. Ma, a quel punto, - e questo andrebbe scritto a lettere cubitali, ripiegato e infilato nella bocca di Anna Lindh, il ministro degli esteri svedese- il popolo italiano puo' non votarlo piu'.

Ad Anna Lindh forse non garba, ma lui e' stato eletto democraticamente da quello stesso popolo che lei insulta. Se dobbiamo fare un paragone tra Silvio Berlusconi e Anna Lindh, e altri politici europei, prepotenti e pieni di pretese, sono d'accordo con Farrell: come la voce narrante dice di Jay Gatsby (un uomo cui Berlusconi per qualche verso assomiglia): "meglio lui di tutti quegli altri".


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Berlusconi e i giudici matti: ecco l’intervista

Questo è il testo integrale dell’intevista rilasciata da Silvio Berlusconi, così come pubblicata dal quotidiano La Voce di Rimini del 4 settembre 2003

Si è rappacificato con il cancelliere Schroeder, dopo che Lei ha paragonato il parlamentare europeo Martin Schulz ad un kapò?

Non c'è mai stata nessuna rottura. Con Schroeder ci fu solo una telefonata. Ero io che ero offeso, il mio governo il mio paese. E ho risposto con una battuta. Volevo essere spiritoso. Tutto il parlamento ha riso. La mia risposta è stata presa ed usata contro di me. Ma sapete una cosa? Era una risposta a cui era praticamente impossibile per me resistere perché una volta ho trasmesso 120 episodi di Hoganls Heroes in cui c’era questo Sergente Schulz. Vi ricordate? Era una battuta che mi è venuta spontaneamente. Ed è uscita di getto. Cerco sempre di essere ironico nei miei discorsi. Comunque, ho avuto una conversazione telefonica con Schroeder in cui ho detto che la mia intenzione non era stata di offendere e che ero dispiaciuto del fatto che la mia battuta avesse offeso qualcuno.

Cosa lo ha provocato?

In quella seduta del Parlamento i discorsi erano stati preparati precedentemente sotto la regia degli europarlamentari della Sinistra Italiana. Così ne era uscita la seguente immagine dell'Italia: uno, che in Italia c'è un signore che controlla l'85 per cento della stampa italiana - è vero il contrario - io sono l’editore più liberale della storia; due, che questa persona controlla anche tutta la televisione italiana,ú quando ho un amico che è Emilio Fede che ha il 7 per cento di share; tre, che metto sotto i piedi i giudici italiani e quindi che, se l'Italia si candidasse oggi per far parte dell' Unione Europea, sarebbe respinta. Questo era l'argomento dei discorsi della Sinistra quel giorno. La realtà italiana è che è una democrazia assoluta con delle anomalie. Una è che abbiamo un'opposizione che non è del tutto democratica perché è fatta di persone che furono comunisti e protagonisti del partito comunista Italiano che era stalinista in origine. Un'altra anomalia che all'estero non è conosciuta è che abbiamo una magistratura estremamente politicizzata. E la terza anomalia è che c’è un’enorme disinformazione da parte della stampa. Basta leggere 'La Repubblica', basta leggere 'l'Unità'- sono quotidiani completamente al servizio della Sinistra. Se leggete l’Unità penserete di star vivendo sotto una tirannia.

Qual è la prova che noi abbiamo una magistratura politicizzata?

La dichiarazione stessa dei giudici. In una delle loro organizzazioni – magistratura democratica – hanno dichiarato pubblicamente che i loro membri devono usare il sistema legale per rovesciare lo stato borghese.

Berlusconi sulla cospirazione della sinistra

La gente non considera la storia della politica italiana. Per mezzo secolo l'Italia è stata governata da una coalizione di cinque partiti che erano di origine democratica e pro-occidente, i cristiano-democratici, i socialisti, i repubblicani, i social-democratici e i liberali. Il sistema italiano ha prodotto 57 governi in poco meno di 50 anni. Io sono a capo del cinquantasettesimo governo e per la prima volta in cinquanta anni ho la grande maggioranza in entrambe le Camere del Parlamento. Successe anche nel 1992, dopo la caduta del muro di Berlino, il partito comunista, la Sinistra, era stata sconfitta dalla storia, non fu processato per la complicità morale con i crimini del regime comunista – che loro avevano sempre appoggiato, dalla Cambogia a Fidel Castro a Milosevic – e venivano appoggiati perché la Sinistra ha sempre avuto un’attrazione fatale per la dittatura, sapete, e non furono portati in tribunale perché la Sinistra fece infiltrare i suoi uomini in tutti i punti nodali dello stato, cioè le scuole, i giornali, le stazioni TV, la magistratura, nel sistema nervoso centrale dello stato. Invece di essere processati, usarono le loro infiltrazioni non per essere processati, ma per portare in tribunale tutti gli altri partiti, a cui la storia aveva dato ragione.

Perché è entrato in politica?

Sono entrato in politica con grande dispiacere, ma nel 1994 ho pensato che l'estrema Sinistra sarebbe stata un disastro per l'Italia. I partiti della Sinistra controllavano il 34 per cento dei voti, ma avevano più dell’ 80 per cento delle poltrone in Parlamento perché gli altri partiti, quei cinque partiti che avevano governato l'Italia per 50 anni, erano distrutti. Ero l'uomo più popolare in Italia perché ho creato la TV commerciale dal niente ed ero un importante uomo d'affari, perché ero un uomo di sport con molte vittorie. Avevo cinque squadre e non solo di calcio, ma di hockey, pallavolo, rugby ed erano vittoriose In tutti i campionati italiani e mondiali. Ho costruito piccoli paesi ed ero Il proprietario della seconda più grande catena di supermercati - tutti gli italiani lo sapevano. Ero alla guida di un movimento popolare, e la gente lo diceva, tu sei la nostra sola speranza di non avere un governo di Sinistra.

Perché tutti i commentatori lo attaccarono?

Credo ci sia un elemento di gelosia in ognuna di queste persone perché non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti - Biagi, Montanelli - erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque, dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi.

Berlusconi dice di ammirare la signora Thatcher, ma sta veramente conducendo una rivoluzione thatcheriana in Italia?

Sono un grande ammiratore della Signora Thatcher, ma ho letto nella sua biografia che nei suoi primi quattro anni lei ha compiuto molto poco. Ho grandi difficoltà con il sistema bicamerale italiano, e devo discutere qualsiasi cosa con i miei compagni di coalizione. Il Primo Ministro italiano non ha il potere di Tony Blair. Io ho solo il potere di persuasione morale. Non posso licenziare un ministro o un sottosegretario, ed è quasi un miracolo che sia stato capace di fare ciò che ho fatto. Ho ereditato uno Stato non solo con il debito pubblico più alto in Europa, al 105 per cento del nostro PIL, e il 6 per cento di quel Pil va a ripianare il nostro debito, e questo ha un fortissimo impatto sul nostro margine di manovra. Ma ho anche ereditato un paese che è vecchio nelle sue strutture e nelle sue istituzioni. L’Italia ha una classe imprenditoriale molto valida, grazie a Dio, e sono i 5 milioni di imprenditori la vera ricchezza d'Italia. Ma lo stato è vecchio, obsoleto, con una pubblica amministrazione che è pletorica, inefficiente e molto costosa. Abbiamo abolito la tassa di successione, Quella sulle donazioni, abbiamo introdotto break di tasse per le imprese. Abbiamo aumentato la deduzione dalle tasse per ogni figlio da 1m lire a 1,5m lire. In 5 anni intendo mantenere la mia promessa e portare l'incidenza delle tassa sul reddito personale dal 47 per cento al 33 per cento. Allo stesso tempo voglio creare delle grandi zone tax-free per i meno abbienti. Quando abbiamo guardato i libri, abbiamo trovato un debito extra di 13 miliardi di euro, ma dopo due anni siamo avanti sulla tabella di marcia. Ho garantito le condizioni in cui ci saranno un milione di nuovi posti di lavoro. Stiamo provando a togliere persone dal mercato nero e regolarizzare il loro impiego. Poi il tasso di crimini denunciati è del 12 per cento più basso, perché stiamo trasformando la filosofia di giustizia e ordine da una filosofia puramente repressiva ad una di tipo preventivo. Abbiamo introdotto una figura simile a quella del vostro “bobby" in tutte le maggiori città italiane: nelle strade, nelle piazze, nei pressi delle scuole, negli stadi. Ora circolano in coppia e in futuro forse potranno farlo da soli. Inoltre ho presentato un vasto programma di opere pubbliche, del valore di 125 miliardi di euro, comprendendo 125 opere di maggior importanza delle quali 6 sono epocali, come il ponte a Messina e la barriera a Venezia. Sono già riuscito a digitalizzare la nostra pubblica amministrazione e a rendere il nostro mercato del lavoro il più flessibile in Europa. Sì, è più flessibile di quello inglese, ora.

La sua fiducia nella mediazione per la Convenzione europea.

Credo che il solo modo sia di approvare che ciò è emerso dalla convenzione di Giscard esattamente come è, forse con una o due modifiche, ma questo è tutto. L'Italia è naturalmente favorevole ali'introduzione di un riferimento alla cultura cristiana dell'Europa, o cultura giudaico-cristiana, ma ci sono solo 4 paesi che appoggiano questa causa, Italia, Spagna, Olanda e Polonia. Noi lo vogliamo ma francamente non credo che sarà possibile. Sarebbe una buona cosa se avessimo una comune politica straniera, se l'Europa avesse una singola voce, ma so che al momento non è possibile.

Perché ha appoggiato la guerra in Iraq?

Abbiamo avuto molti dubbi sulla necessità di questa guerra, e abbiamo cercato di evitarla, ma quando abbiamo visto che gli Stati Uniti e l'Inghilterra, nostri tradizionali alleati, avevano deciso dì fare la guerra, noi siamo stati solidali nei loro confronti. Facciamo l'esempio di un nostro fratello che si lancia In un affare dopo che per tre mesi gli abbiamo chiesto di desistere - beh, è mio fratello, e lo appoggio, anche se non al punto di pagare le sue perdite! E io ho fatto lo stesso con gli Stati Uniti. Siamo vivi oggi grazie agli Stati Uniti. Furono loro a liberarci dal nazismo e dal comunismo e ad appoggiare la nostra crescita economica. Abbiamo vissuto per 50 anni sotto la loro ala protettiva perché spesero il 4 per cento del loro Pil per proteggerei contro l'Unione Sovietica, e noi abbiamo speso solo 1'1.5 per cento del nostro PiI dunque abbiamo un senso di gratitudine che è assoluto, assoluto. é stato difficile appoggiare la guerra perché avevo l’intera Sinistra contro di me, ma ho tenuto la linea Ho detto immediatamente al presidente Bush che mi era costituzionalmente vietato mandare truppe senza una seconda risoluzione dell'Onu, ma abbiamo mandato 3000 soldato ora per aiutare la democrazia e mantenere la pace.

Cosa è successo alle armi di distruzione di massa?

Sono abituato a mettermi nei panni degli altri, e ho pensato che se fossi stato in Saddam, mi sarei detto, "Faremo sparire tutte le armi di distruzione di massa, perché cosi bloccheremo la risoluzione dell' Onu, e non ci sarà un attacco dall'America." Così Saddam ha eliminato le armi di distruzione di massa perché qualcuno gli ha riferito, qualcuno molto importante, che non ci sarebbe stato un attacco senza una risoluzione dell'Onu. Dunque credo che le abbia distrutte o mandate all'estero.

L'opinione pubblica occidentale è stata ingannata su questa questione?

Questo non lo posso dire, non so come tutto questo sia successo. Provo una grande stima per Tony Blair, e c'è una grande sincerità nei nostri rapporti personali. Credo a Blalr e Bush perché guardo nei loro occhi e credo a loro. Non ho parlato direttamente a Bush o a Blair riguardo l'imminenza delle minacce dall'Iraq.

Berlusconi sul Medio Oriente

Vorrei allargare i miei commenti e dire che, al di là dell'opportunità di questa guerra, noi abbiamo certamente un grande problema nelle relazioni tra l'Occidente e il mondo islamico. E’ un fatto che nel Medio Oriente non c'è democrazia e giudico questo intervento in Iraq positivo perché ha messo fine ad una dittatura, e può essere paradigmatico per l'intera regione. Capisco la difficoltà di insegnare la democrazia a gente che ha conosciuto solo la dittatura. e come rapportarsi col mondo. Ci stiamo ora confrontando con una nuova situazione mondiale. Siamo passati dallo scontro di due blocchi perché la federazione russa ha deciso sotto la guida del signor Putin, di essere parte dell'Europa e dell'Occidente. Questo è un evento molto importante. Ho avuto l'occasione di essere presidente del G8 a Genova nel 2001, ed ero l'ospite della cena, provando a portare ognuno dentro la conversazione, e stavo facendo battute come al solito. Ho chiesto a Schroeder delle sue esperienze con le donne, dato che è stato sposato quattro volte, e l'ho fatto ridere. E dopo poco ho deciso dì spostare la mia sedia dal tavolo e lasciarli parlare, ed ho visto Blair scherzare con Chirac, e Putin scherzare con Bush, e io stavo scherzando con tutti, ed improvvisamente ho pensato, guarda, eccomi qui, un uomo che ha vissuto sulla sua pelle la Seconda Guerra Mondiale, essendo nato nel 1936. Ho visto mio padre vestito da soldato, e ho pensato, che mondo meraviglioso. Potrebbe essere così bello. Che mondo diverso lasceremo ai nostri figli. All'inizio del nostro secolo, del nostro millennio! Che meraviglia! Mi è sembrato quasi incredibile, perché quando ero un bambino, conoscevo il comunismo. Ero a scuola dai salesiani vicino a Milano, e alcuni preti che erano fuggiti superando la cortina di ferro vennero a trovarci e dissero del terrore. Sapevo che all’età di 12 anni che il comunismo era l’oppressione più inumana a criminale della storia dell’uomo. Il comunismo non è morto oggi, a proposito: ci sono ancora

più di un miliardo di persone nel mondo che vivono sotto il comunismo,, e dove l'opposizione è'in prigione o in esilio. Ma qui veniamo al punto, che ritengo straordinario, una bellissima scena attorno ad un tavolo a Genova. Ero felice e ho pensato che avremmo lasciato ai nostri figli una prospettiva di un mondo pacifico - poi venne l' 11 settembre e l'attuale situazione di terrorismo e fondamentalismo. Imporre Libertà e Democrazia Così da quel giorno abbiamo discusso questa questione, e all'ultimo G8 abbiamo discusso il Nuovo Ordine del Mondo, che comprende un occidente che è straordinariamente forte paragonato al resto del mondo e abbiamo promesso varie volte di dare ai poveri del mondo cibo, acqua, educazione, sanità. Ma l'ho detto al summit di Evian, e l'ho detto quando ero al ranch con Bush per due giorni, non esiste un bene che viene prima di questi beni materiali? E non è chiamata Libertà questo bene? La libertà crea questi beni materiali, e senza di questa non potrebbero esistere. Se c'è una dittatura, se c'è una tirannia, se non c'è libertà, allora tutto questo denaro va nelle mani di despoti che lo mettono nei loro conti nelle banche svizzere. Si armano e fanno guerra. Una comunità di democrazie. Così ho detto, dato l'enorme e paradossale successo del fondamentalismo, perché non parliamo più apertamente della comunità di democrazie? Sì, perché non riformiamo l'ONU? Diciamo che il signor X o Y In questa o quella dittatura, tu devi riconoscere I diritti umani nel tuo paese, e noi ti diamo 6 o 12 mesi o giù di lì, altrimenti interveniamo. E possiamo farlo perché non c’è una forza contrastante. Nei vecchi tempi l' America o la Russia non chiedevano ad un terzo stato se i loro cittadini avessero diritti umani, o se l'opposizione avesse una voce. Loro chiedevano se stavano con loro o con gli altri. Se lui è con noi, è abbastanza, e non importa se è un dIttatore. Se necessario con la forza. Ma ora, in questo nuovo ambiente, dobbiamo considerare cosa sta creando la dittatura, e dobbiamo capire perché Bin Laden esiste, e perché il fondamentalismo genera terrorismo.

Vi dico la verità, se vivessi in un Paese dove non ci fossero le elezioni, diventerei un rivoluzionario, se non un terrorista. E questo è perché io amo troppo la libertà, e senza libertà un uomo non è un uomo. Non ha dignità. E così oggi siamo capaci, con Russia e America insieme, di guardare a tutti gli stati del mondo, e valutare la dignità di tutta la gente del mondo, e possiamo dar loro dignità e libertà. Sì! Con la forza se necessario! Perché è l'unico modo di mostrare che non è uno scherzo. Abbiamo detto a Saddam, fallo, o noi arriviamo, e siamo arrivati e l'abbiamo fatto. Non posso dire da quale paese mi è arrivata una telefonata nei giorni scorsi, ma mi ha chiamato un importante leader e mi ha detto: "Farò qualsiasi cosa gli americani vogliano, perché ho visto cosa è successo in Iraq, e ho avuto paura." (Il portavoce di Berlusconi ha indicato che il leader in Questione era il Colonello Gheddafi). Il libro di Bush sugli stati canaglia Ad Evian ho partecipato al mattino ad un meeting con il presidente Bush, l'FBI e la CIA. E loro avevano un libro, con tutti i paesi del mondo dove non c'è pace. Abbiamo cominciato con la Liberia, e poi Bush ha detto 'E l'Afghanistan? E Chirac ! E la Corea?", e siamo arrivati al Kosovo, dove noi italiani abbiamo 3600 soldati, Bush mi ha detto grazie. E io ho detto “No, sono io che ti ringrazio, perché il Kosovo è vicino a me" Dunque abbiamo un compito morale di essere responsabili per il Nuovo Ordine del Mondo, e dobbiamo capire che l'America ha 400,000 soldati oltreoceano. E come è possibile questo? Grazie ai soldi di quelli che pagano le tasse in America. Dobbiamo apprezzare tutto questo, e dobbiamo muoverci anche noi.

L'Europa non dovrebbe dividere il fardello?

Certamente, certamente, l'Europa dovrebbe spendere di più per dare alle forze militari, o non sarà mai eguale agli Stati Uniti, e la distanza tra noi sarebbe insanabile. Abbiamo molte difficoltà di budget in Italia, e io ho ereditato una cattiva situazione ma sono convinto che con il tempo l'Italia dovrebbe gradualmente spendere più soldi nella difesa. Ma sono anche convinto che ci dovrebbe essere una spesa intelligente, così che ogni paese europeo si specializzi in determinati corpi.

Perché l’Economist crede che Lei non sia adatto a governare l’Italia?

L’Economist ha fatto un grande e colossale errore confondendo le guardie con i ladri. Ha preso i protettori della democrazia e della libertà per i ladri, e ha preso i ladri per le guardie. Ha mescolato tutto. Non ho mai guadagnato un soldo nella mia vita dalla politica. Ho messo i miei soldi nella politica, sì, per finanziare Forza Italia. Non oso telefonare al mio gruppo perché un solo operatore telefonico potrebbe dire “Berlusconi sta chiamando”. E per il conflitto di interessi, è tutto il contrario, perché ho dovuto vendere tutto il mio sistema di grandi negozi perché i comunisti non volevano comprare da me e avevano una strategia BB – boicotta Berlusconi. Le autorità di sinistra non mi davano nessun nuovo permesso per costruire negozi, e non ho chiesto alla Destra perché si sarebbe potuto pensare che io avessi un interesse, quindi i miei figli hanno deciso di vendere. E’ giusto approvare leggi che la salvano dai processi? Dovete capire che ho avuto più di 500 visite dal1a Guardia di Finanza al mio gruppo, che ho avuto più di 90 indagini. Dovete chiedere, qual è il rimedio se un’intera procura, a Milano e a Palermo, non fa altro che inventare teoremi su di me? Qual è il rimedio se loro continuano a chiedermi di andare in tribunale, o continuano a farmi avere incontri con i miei avvocati? Sto governando o sto rispondendo continuamente a tutte queste accuse? Non è possibile. Soltanto l’8 per cento degli italiani ha fiducia in questa magistratura. Questo perché hanno capito ciò che l’Economist non ha ancora capito. Soltanto l' 8 per cento. Dunque questo è sembrato il solo possibile rimedio. E non casi chiusi ma sospesi durante il periodo di servizio allo stato. Io ero contro. Non lo volevo E ma quando mi dicono - ho vinto tutte le mie cause - eh - solo una rimasta – che i giudici di Milano stanno facendo esattamente quello che hanno fatto nel 1994- nel 1994 il mio governo cadde perché mi accusarono di corruzione, poi fui prosciolto per sei anni. Ma fecero cadere il mio governo per quello.

Ma la sua azienda ha corrotto il giudice Squillante?

Per quanto riguarda il denaro, niente è stato provato, In relazione a noi, in relazione alla mia azienda, cosa è stato dimostrato è solo Il pagamento delle parcelle agli avvocati che a Roma avevano In sistema di conti bancari per e dalla Svizzera In cui tutti i giudici romani avevano partecipato. Non sto dicendo che questo fosse corretto, sto solamente dicendo che noi non abbiamo nulla a che fare con questo, e in ogni caso questo Squillante non era coinvolto in un caso che coinvolgeva me. Perché Il mio gruppo dovrebbe pagare Squillante se non c'era una mia sola causa che lui avesse per le mani. Tutte le mie cause erano a Milano, non a Roma. Perché la mia azienda dovrebbe fare dei pagamenti a Squillante? Squillante non era un giudice In nessuna delle nostre cause, quindi non capisco come sia successo Gli italiani credono in me e non credono ai giudici.

Non credono all'Economist?

No! Loro sanno tutto questo. Ho vinto le elezioni con questa causa già avviata, con tutta la TV contro di me. Gli italiani hanno creduto a me e non hanno creduto ai giudici.

Perché l' opinione pubblica 'non la capisce' all' estero?

Credo che l’80 per cento dei giornalisti siano di Sinistra e abbiamo rapporti molto stretti con l'informazione estera, e hanno tutti un club a Roma. Non concedo conferenze stampa all'informazione estera perché loro la usano solo come opportunità per attaccarmi. Non prendono in considerazione cosa faccio o dico. Scrivono ciò che c'è già nella loro testa. Non capiscono la nostra magistratura. Guada cosa è successo ad Andreotti che era stato condannato a 20 anni.

Andreotti sette volte primo ministro, non era un mafioso? Ma no, ma no. Andreotti è troppo intelligente. é troppo intelligente. Guardate, Andreotti non è mio amico. Lui è di Sinistra. Hanno creato questa menzogna per dimostrare che la Democrazia Cristiana che è stata per 50 anni il partito più Importante nella nostra storia non era un partito etico, ma un partito vicino alla criminalità. Ma non è vero. é una follia! Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro, devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche- Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana

4 Set 2003

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