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Giulia Cusumano
Gli opposti si attraggono
8 Ottobre 2011
Milano
Miracolo a Milano: forze politiche e sociali prima sparse se non in contrasto, convergono sulla revisione del Pgt, trascinando pure Masseroli. Avete letto bene. Affaritaliani , 8 ottobre 2011 (f.b.)

Tutela e rilancio del parco agricolo sud, dotazione di servizi di qualità che prevedano anche la collaborazione tra pubblico e privato, incentivo al social housing e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ridimensionamento delle volumetrie edificabili, costruzione di un progetto per il “dopo Expo” , riorganizzazione del sistema dei trasporti milanesi. Sono i sei punti chiave del documento “Un Pgt che si fa progetto, per il rilancio di Milano” redatto da molte delle associazioni e dei gruppi che in questi anni hanno fatto propria la battaglia per un Piano di Governo del Territorio più vicino alle esigenze della città e di chi la vive. Non solo.

Il documento ha visto la collaborazione pressoché inedita di mondi diversi e opposti: ACLI, AGCI, ARCI, ANCE, Associazione delle Imprese Edili e complementari, Federazione Lombardia Confcooperative, Fiab Ciclobby, Genitori Antismog, Legacoop Abitanti Lombardia, Legambiente Lombardia, Libertà e Giustizia. Imprese edili, cooperative edilizie, associazioni cittadine e ambientaliste da quest’estate si sono riunite con l’obiettivo di consegnare all’Amministrazione un ulteriore contributo in fase di revisione del Piano di Governo del Territorio deliberato dalla Giunta precedente, destinato a tornare in Consiglio Comunale dopo la revoca della delibera di approvazione per la discussione integrale delle osservazioni dei cittadini.

Più qualità e meno quantità, ovvero minor sfruttamento del suolo e investimenti sul patrimonio edilizio esistente.

Se per Damiano Di Simine di Legambiente è fondamentale consolidare il patrimonio agricolo del Parco Sud annullando la logica della perequazione introdotta nel Piano dalla Giunta precedente (che prevedrebbe il dirottamento delle volumetrie di proprietà privata all’interno del parco su altre zone della città), per Claudio De Albertis di Assimprendil è necessario recuperare i vecchi edifici, quelli degli anni 60-70, costruiti con materiali di scarsissima qualità e fortemente inquinanti, e che oggi rappresentano il 70% del costruito. Tutti concordi, questa volta anche i costruttori, sul fatto che l’attuale situazione economica impone un ripensamento sul progetto di espansione e cementificazione ipotizzato dal Piano dell’ex Assessore all’urbanistica Carlo Masseroli.

Un Masseroli inedito, quello intervenuto alla presentazione del documento, improvvisamente –azzardiamo “miracolosamente”- favorevole alla revisione del suo Pgt, dopo aver svilito per mesi il diritto al coinvolgimento della città nella sua stesura e aver sostenuto strenuamente la necessità di costruire case per oltre mezzo milione di nuovi abitanti. “Potrei metterci la firma anche io su queste richieste- ha detto l’ex Assessore di fronte ad una platea quasi incredula- In fondo sono solo piccole modifiche al Piano che abbiamo deliberato. L’incremento del social housing, l’impossibilità di costruire all’interno del Parco Sud, gli incentivi sul risparmio energetico: sono tutte cose già stabilite da noi. Per quanto riguarda la riduzione dei volumi, mi sembra un tema di poco interesse: dipende dai gusti. Il centro città ad esempio è sovraedificato ma piace così e ci si vive bene”.

Sono pochi mesi che Masseroli non ha più lo scettro dell’urbanistica di Milano ma sembra aver già dimenticato alcuni passaggi fondamentali del lungo iter che ha portato all’approvazione del Pgt; di come sia stato duro il lavoro in consiglio comunale del centro sinistra per riuscire a salvaguardare il parco agricolo sud dalla cementificazione (su cui per altro vige la legge regionale che vieta l’edificazione al suo interno), per porre vincoli più stretti alla realizzazione di social housing, per garantire un rafforzamento delle politiche di risparmio energetico per le nuove costruzioni.

“La pianificazione territoriale richiede dialogo tra i soggetti coinvolti e questo documento è la strada giusta- ha detto Lucia De Cesaris, assessore all’Urbanistica- ne terremo certamente conto in sede di redazione del documento di indirizzo che porteremo entro ottobre in consiglio comunale”. A gennaio dovrebbe cominciare invece la discussione di quelle 4765 osservazioni che la Giunta precedente ha ritenuto di liquidare nel giro di una manciata di votazioni. Chissà questa volta come voterà l’ex Assessore Masseroli, ora capogruppo dell’opposizione: prevarrà il sentimento di tutela del Pgt di cui si è orgogliosamente fatto padre o il nuovo spirito ambientalista?

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