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Fulco Giulia Maria; Pratesi Crespi
Fermate quell´autostrada nel parco del Ticino
17 Gennaio 2007
Padania
Ennesima grande opera di sfondamento, a cavallo del Po e della sua pianura, utile solo a chi la costruisce. Appello su la Repubblica Milano, 17 gennaio 2007 (f.b.)

LA REGIONE Lombardia ha avviato la procedura per ottenere l´autorizzazione a costruire un´autostrada sulla direttrice Broni-Stradella-Pavia-Mortara, che, se perfezionata, costituirebbe palese violazione della normativa nazionale sulla valutazione di impatto ambientale. Si tratta inoltre di un´opera pubblica inutile e sovra dimensionata che danneggerebbe il Parco del Ticino.

Si tratta di un collegamento autostradale tra la A26 e la A21, con svincolo di raccordo all´A4, di complessivi 65,8 km (49,8 in Lombardia e 16 km a cavallo tra la Lombardia e il Piemonte). Il progetto si presenta come autostrada regionale ma ha valenza sovra regionale nella connessione con Vercelli. Ciononostante viene sottoposto a procedura di via regionale. Secondo il dpr 12 aprile 1996, si stabilisce che debbano andare a procedura di via regionale le seguenti infrastrutture: le strade extraurbane secondarie e le strade di scorrimento in area urbana o potenziamento di esistenti a quattro o più corsie con lunghezza in area urbana superiore a 1500 metri. Come si vede, la via regionale non si applica per infrastrutture autostradali. Emerge dunque la dubbia legittimità della procedura sull´autostrada "Broni-Pavia-Mortara", che se perfezionata, in violazione della normativa nazionale, costituirebbe un grave precedente.

I flussi di traffico attratti dal nuovo collegamento risultano decisamente modesti, variando tra i 3.800 ed i 7.300 veicoli al giorno, a seconda della tratta presa in esame. Tali livelli di traffico rappresentano un tasso di utilizzo medio giornaliero della capacità stradale inferiore al 10%. Nel 2021, con un incremento medio annuo del traffico del 4.6%, si potranno raggiungere i 14.600 veicoli al giorno (quando una nuova opera autostradale è giustificata nel momento in cui si hanno flussi di 70-80 mila autoveicoli al giorno). Questi risultati assolutamente mediocri si potranno raggiungere, però, solo in assenza di interventi futuri di potenziamento delle reti autostradali che circondano i capoluoghi di Milano e Pavia.

Assumendo una vita utile pari a 30 anni, ed un tasso di attualizzazione pari al 5,50% l´anno, e tenendo conto che il costo totale attualizzato dell´opera (comprensivo delle somme non quantificate e dei costi forfetari di esercizio e di manutenzione ordinaria) è attorno a 1,3 miliardi di euro, e assumendo come data di entrata in esercizio il 2011, risulta che il cash flow annuale e cumulato è del tutto insufficiente ad assicurare l´autofinanziamento dell´opera e che nei primi 8-10 di esercizio i ricavi risultano persino inferiori ai costi correnti (esercizio e manutenzione), con un conseguente mantenimento di un flusso di cassa negativi sino al 2018. La realizzazione dell´intervento risulta dunque possibile (in assenza degli altri interventi sopra descritti) soltanto a fronte di un contributo a fondo perduto da parte dello Stato pari a circa l´85-90% del costo complessivo, cioè oltre 800 milioni di euro.

Va considerato anche che l´autostrada attraverserà interi campi agricoli e zone fertilissime eliminando così molti fontanili preziosi per l´irrigazione. Fontanili che data l´incombente siccità diventeranno sempre più ricercati e pregiati. Infine bisogna tenere conto dell´unicità di questo ecosistema, che rappresenta una cruciale riserva di ossigeno e biodiversità in una zona ormai fortemente antropizzata, una meta di salute, di ricreazione e svago per molte persone e famiglie. Viste queste considerazioni chiediamo al presidente del Parco del Ticino di esprimere parere negativo sul progetto dell´autostrada.

Nota: per saperne qualcosa di più, vedi anche i materiali sul sito del Coordinamento contro l'Autostrada Broni-Mortara (f.b.)

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