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Marco Bernardi
Domande (illecite?) sui due marò
3 Febbraio 2014
Società e politica
Il manifesto, 11 febbraio 2014Sul caso dei due marò da cit­ta­dino comune mi sono posto alcune domande. Spero di non essere tac­ciato di anti­pa­triot­ti­smo mi auguro che Sal­va­tore e Mas­si­mi­liano tor­nino al più pre­sto in Ita­lia, ma le domande restano ine­vase. Si può dire che la dina­mica dei fatti è ancora miste­riosa? Si può far notare che i due mili­tari sono stati arte­fici di un mador­nale errore di valu­ta­zione? Pos­si­bile che una petro­liera alta 40 metri si sia “spa­ven­tata” per un pesche­rec­cio che imma­gino sgan­ghe­rato e lento?

Si può dire che la stampa di destra ha stru­men­ta­liz­zato il caso (magari per striz­zare l’occhiolino a un deter­mi­nato elet­to­rato)? (…)Si può dire che la legge voluta tanto dal mini­stro La Russa è stata pro­mul­gata incom­pleta, come spesso capita, senza linee di guida di ingag­gio spe­ci­fi­che e soprat­tutto chiare? I due marò non pagano ora que­sta appros­si­ma­zione per non par­lare di presappochismo?

Ci voleva una grande mente per imma­gi­nare che un inci­dente pri­vato con per­so­nale mili­tare a bordo avrebbe potuto tra­sfor­marsi in una crisi tra governi? Si può dire che non ho sen­tito par­lare di pro­ce­dure acu­sti­che o mano­vre elu­sive o dis­sua­sive prima di pas­sare alle armi? Si può far notare che in quelle acque non sono mai avve­nuti attac­chi di pira­te­ria? Il capi­tano della Enrica Lexie è un civile, risponde al suo arma­tore ed infatti è tor­nato in porto asse­con­dando le auto­rità indiane. Un corto cir­cuito inevitabile.

E la pro­ce­dura non pre­vede di fare imme­dia­ta­mente rap­porto alle auto­rità in caso di attacco pirata, cosa che mi pare non sia avve­nuta? Per­ché i due marò appena scesi a terra hanno prima soste­nuto di non essere stati loro e poi di essere stati loro ma in acque inter­na­zio­nali? Si può som­mes­sa­mente far notare che le vit­time sono i due poveri pesca­tori indiani che per un pugno di rupie erano usciti in mare mai imma­gi­nando di non tor­nare vivi?

Si può dire che un’obbiettivo di assol­dare «per­so­nale spe­cia­liz­zato» non è solo ridurre al minimo il rischio d’assalto alle navi ma anche tagliare i costi assi­cu­ra­tivi sem­pre più esosi? Si può dire che per la Marina mili­tare per ogni giorno di imbarco per marò incassa 500 euro ed è un’entrata dif­fi­cile da rifiu­tare? Si può dire che l’Italia è l’unico Paese ad aver rego­lato un uso così esteso di forze armate su mer­can­tili pri­vati (gra­zie Sil­vio)? Si può sot­to­li­neare che i due marò non hanno mai pas­sato un solo giorno nelle spa­ven­tose car­ceri indiane? Si può dire che i due marò non godono di immu­nità fun­zio­nale in quanto mili­tari per­ché non lavo­ra­vano per conto dello Stato ma di una com­pa­gnia pri­vata? E che tutto sarebbe stato facil­mente chia­rito se i nostri due mili­tari aves­sero ripreso tutto con un fil­mato? ultimo ma non minore… in que­sto pastic­cio inter­na­zio­nale quanto costa la nostra povera rile­vanza nazio­nale e scarsa cre­di­bi­lità politica

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