Quindici disperati migranti, cristiani, gettati in acqua eaffogati da più numerosi disperati migranti, musulmani, tutti stipati suun’imbarcazione di fortuna. Questa è la notizia che domina nelle cronache dioggi. Alla commozione e all’indignazione per questa ennesima offesa all’umanitàavvenuta nel Mare nostrum segue la riflessione. Due stupori si affacciano: (1)possibile che uomini ugualmente miseri e disperati, si scontrino usque admortem perché nominano con parolediverse (“Dio” e “Allah”) la medesima identità sovraumana che secondo le lorofedi ha creato il mondo e ne regge le sorti? (2) Possibile che trovinoscandalosamente incomprensibile questo evento persone appartenenti a popoli cheesprimono “tifoserie” capaci di picchiarsi fino ad uccidere perché la squadradegli uni è migliore di quella degli altri. (segue)