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“Corsera, Fallaci: sbalordita”
19 Luglio 2005
Lettere e Interventi
Claude Almansi

Casione, Ticino (CH), 18 luglio 2005 - Grazie per la versione online dell'articolo di Oriana Fallaci. Come dice Lei: "Per comprendere l’odio che c’è nel cuore dei terroristi è utile conoscere quello che sa esprimere, con la consueta violenta cecità, la giornalista italiana, ahimé sul Corriere della sera del 16 luglio 2005".

Cos'è successo al Corriere perché pubblichino cose consimili? E all'Italia perché la redazione non venga querelata per averle pubblicate? Pubblicano anche i testi dei negazionisti in nome della libertà di opinione, forse?

Cordialmente anche se sbalorditamente

PS - "Certo, come ho già detto, è fuori questione discutere con loro. Discute forse un astronomo con un astrologo o con chi sostiene che la luna è fatt di gorgonzola? Tuttavia, dobbiamo perseguitarli in nome della verità? Non mi pare, a dispetto delle leggi adottate contro di loro in Germania e in Francia. La persecuzione, e adirittura quasiasi cosa assomigli alla persecuzione, genera martiri, e non è minimamente nel nostro interesse trasformare quella gente in martiri" (Pierre Vidal-Naquet: "Qui sont les assassins de la mémoire?" in Réflexions sur le génocide. Les juifs, la mémoire et le présent, tome III La Découverte 1995. ISBN 2-7071-2501-6.

Però c'è una differenza: nessun grande quotidiano occidentale pubblicherebbe mai testi di negazionisti, mentre il Corriere ha pubblicato quello della signora Fallaci.

Sono d’accordo con lei, soprattutto dopo il postscriptum. Il mercato (vendere, vendere, vendere) ha ammazzato tutto, a cominciare dal senso della misura

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