«Nelle campagne italiane esistono persone che hanno scelto di radicarsi sul territorio per coltivarlo in maniera autonoma, efficiente, rispettosa dell’ambiente. Chi sono?» terranuova, 12 gennaio 2017 (c.m.c.)
Sembra una favola sbarazzarsi dei metodi agroindustriali, eppure oggi in Italia c’è chi vive questa favola tutti i giorni. Chi sono queste persone? Come fanno reddito? Quali tecniche adottano? E perché il loro lavoro è necessario?
«Nell'autunno 2015 iniziano le riprese del documentario indipendente "Con i piedi per terra", durante un viaggio per l’Italia intrapreso per intervistare contadini, ricercatori, medici e docenti universitari» spiega Valentina Gasperini, una delle voci e dei protagonisti del progetto.
«Compiuto con lo spirito della ricerca, è un'indagine realizzata riprendendo in presa diretta le attività quotidiane nei campi, nei boschi, nelle case e nei mercati. Con il ritmo sostenuto dell'avanscoperta, e valorizzato da musiche originali, il documentario racconta attraverso decine di storie personali come fare reddito in maniera sostenibile, onorando il senso di appartenenza al territorio e la cultura dei saperi millenari. Testimonianze che smascherando l'inganno ideologico operato dell'agro-industria lasciano affiorare un paesaggio finemente lavorato, come un pizzo fatto di attività agricole all'opera Con i piedi per terra».
"Con i piedi per terra" è una tappa del "Viaggio Tra Terra e Cielo": un percorso che procedendo dal web al video arriverà in teatro.
"Radici nel cielo" è un collettivo di artisti e tecnici attivo nel teatro civile e nel videomaking documentaristico. Elabora percorsi di ricerca e spettacolo sull’etica e il senso di appartenenza alla terra e alla comunità umana.
Nato nel 2015, Radici nel Cielo fa narrazione orale e comunicazione multimediale accogliendo i saperi e le abilità di professionisti diversi, con un metodo di lavoro aperto alle collaborazioni.
Il collettivo ha come base operativa la Tenuta San Cassiano ma, proprio come radici, i suoi membri vivono sparsi e lavorano uniti, disseminati tra monti