loader
menu
© 2024 Eddyburg
Alessia Gallione
Citylife, parte la scalata della torre più alta d´Italia
23 Agosto 2009
Padania
Il più simbolico, controverso e discutibile grande progetto di trasformazione urbana della padania inizia a riversarsi anche materialmente sulla città.La Repubblicaed. Milano, 23 agosto 2009 (f.b.)

La voragine è lì, nascosta da montagne di terra: un cratere largo cento metri, lungo novanta e profondo quindici da cui emergono i camion che risalgono i tornanti come in una cava. Ti accorgi così che, al centro dei 255mila metri dove un tempo sorgevano i padiglioni della Fiera, sta nascendo quello che diventerà il grattacielo più alto d´Italia. Non hanno mai smesso di lavorare, gli operai che stanno costruendo Citylife: ora sono una cinquantina ma il numero salirà mano a mano che il progetto prenderà corpo. Anche nella settimana di Ferragosto, con il termometro di piazza Giulio Cesare che, alle tre del pomeriggio, segna 37 gradi. I rumori delle ruspe arrivano attutiti anche nel silenzio di via Spinola, una distesa di finestre sbarrate. Il quartiere che teme le ombre delle tre torri e che ha cercato di fermare il piano con proteste e ricorsi è ancora in vacanza. Eppure, oltre le palizzate alte otto metri che circondano il cantiere, il gigante progettato da Isozaki si sta preparando alla scalata: nel 2013 dominerà Milano da quota 222 metri. Dopo le demolizioni sono cominciati gli scavi preparatori e adesso tutto è pronto per la prima gettata di cemento.

Per vedere il cantiere di Citylife bisogna salire in alto. Ma anche così è impossibile scorgerlo fino in fondo, il cratere del grattacielo. Troppo profondo, troppo lontano e nascosto dalle montagne di terra di riporto. Da qui sorgerà la prima torre, quella più alta e che ha bisogno di un maggior tempo per venire su. Secondo il programma sarà terminata nel 2013. Gli scavi stanno preparando l´area anche per l´arrivo della fermata "Tre Torri" della metropolitana 5, al centro dei grattacieli, e di una "piazza" commerciale sotterranea. Lì accanto, sotto l´enorme gru che si erge al centro dell´area, spuntano, minuscoli, i caschi colorati degli operai e le ruspe rosse. Anche loro stanno lavorando sotto il livello del suolo, alle fondamenta dei primi edifici che verranno consegnati tra la fine del 2011 e l´inizio del 2012. In una distesa color sabbia, le uniche macchie grigie di cemento sono il segno concreto che lì stanno cominciando a prendere realmente forma le residenze disegnate da Zaha Hadid: sette palazzi che saliranno fino a 12 piani e che si affacceranno su via Senofonte. È da queste "case d´autore" che è partito non solo il piano di Citylife, ma anche la campagna vendite che vanta già prenotazioni per 60 milioni di euro.

La tabella di marcia è serrata. E anche in via Spinola sono visibili i segni dell´avanzamento dei lavori. Qui, sotto le finestre dell´hotel che fino a poco tempo fa doveva soltanto aspettare il ritmo cadenzato delle Fiere per riempirsi, è già stato scavato un altro buco. È l´inizio di un altro pezzo di cantiere che, presto, inizierà a crescere in altezza. Su questo lato Daniel Libeskind ha firmato il progetto di 380 appartamenti che verranno completati nel 2012: in media costeranno 8.500 euro al metro quadro con punte fino a 12mila per gli attici e saranno messi in vendita a partire da settembre.

E mentre gli operai hanno già iniziato a costruire sul lato più vicino a piazza Giulio Cesare, ci sono altre macerie da raccogliere. Basta percorrere il recinto del cantiere lungo viale Berengario e arrivare fino alla Porta Eginardo: ai confini di Citylife in questi giorni c´è un movimento intenso. Altri operai stanno infatti abbattendo le ultime palazzine destinate a scomparire per fare spazio al futuro Centro congressi della Fiera: con potenti getti d´acqua si cerca di non sollevare nuvole di polvere. Sembra una danza: la gru che sventra pareti e avanza all´interno di scheletri di ferro, i camion che si avvicinano in retromarcia per raccogliere i detriti e portarli lontano, uscendo da viale Duilio. Sotto gli occhi dei rari passanti che si fermano a guardare lo strano spettacolo d´agosto.

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg