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Alessia Gallione
Case per 300mila abitanti nel piano che rifarà Milano
4 Novembre 2009
Milano
Avanza il Pgt dei due milioni di abitanti, da sistemare con l’aiuto della provvidenza e il borsino dei metri cubi. La Repubblica, ed. Milano, 4 novembre 2009 (f.b.)

Dopo anni di lavoro e mesi di polemiche, il Piano di governo del territorio, destinato a mandare in pensione il vecchio Piano regolatore, è pronto: questa mattina le nuove regole che ridisegneranno la Milano dei prossimi vent´anni, verranno approvate dalla giunta. Poi l´approdo in consiglio comunale all´inizio di dicembre per quella che si annuncia una maratona in aula. Con un obiettivo ribadito dal sindaco e dalla maggioranza anche ieri: riuscire a votare entro l´anno lo strumento con cui Palazzo Marino punta a costruire case per 300mila nuovi abitanti, che porteranno la popolazione a quota 1,6 milioni. Ma anche le infrastrutture, il verde e i servizi necessari: 4,5 milioni di metri quadrati (450 ettari) di nuove aree, è la stima. Per avere un ordine di grandezza corrispondono a 900 campi di calcio. Un progetto da realizzare grazie a un mezzo diverso rispetto al passato, una sorta di Borsa delle volumetrie per cui si potranno acquistare e scambiare non titoli ma metri quadrati da edificare. Si parte da un indice che, per tutta la città, il Comune ha fissato in 0,50 ma che potrà salire. E che, in alcune zone dotate di metropolitane o stazioni ferroviarie parte da un minimo di 1.

Eccolo, il Pgt. Che adesso inizia un nuovo percorso a ostacoli per essere adottato entro aprile del 2010, il termine fissato dalla Regione. Finora si conosceva soltanto una parte del documento: quello che stabilisce il destino di 31 grandi aree strategiche come gli ex scali ferroviari o le caserme. Da oggi anche il "documento dei servizi" e "quello delle regole" sono nero su bianco. Centinaia di pagine, cartine e tabelle per stabilire il futuro urbanistico della città.

La novità sarà la "perequazione", come si chiama in termini tecnici. Finora l´indice volumetrico generale della città era 0,65: diventerà 0,50 ma si potranno sommare metri cubi acquistati spostandoli da altre aree che interessano al Comune per realizzare parchi o infrastrutture. Nelle zone densamente collegate, invece, si parte da un minimo di 1 per salire. La Borsa servirà anche per far crescere i metri quadrati di verde e servizi pubblici: in proporzione dagli attuali 21 metri quadrati per abitante a 39,7. Dei 450 ettari totali, 250 saranno spazi a uso pubblico, compreso il verde; altri 200 ai trasporti definiti «la spina dorsale della vita della metropoli».

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