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Fabio Massa
Caos in giunta sul Pgt. Pisapia azzera. Rozza (Pd): "Siamo preoccupati"
8 Luglio 2011
Milano
Dal sito vicino al PD, Affaritaliani.it una nota dell’8 luglio 2011 ribadisce la divaricazione fra sviluppisti (del mattone) e innovatori in materia urbanistica a Milano. Stasera vedremo da che parte sta il PD (f.b.)

LA NOTIZIA/La giunta ha deciso "unanimemente nonostante gli approfondimenti di intraprendere la strada della revoca della delibera di approvazione del Pgt". Lo ha annunciato l'assessore all'Urbanistica Lucia De Cesaris dopo la riunione della giunta di palazzo Marino.

RUMORS

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la riunione di giunta che ha portato alla decisione di riportare indietro le lancette al momento della pubblicazione del Pgt, rimettendo quindi sul piatto tutte le osservazioni che erano state presentate, è stata tutt'altro che tranquilla. La discussione è stata accesa, da una parte non solo Stefano Boeri e il gruppo del Pd ma anche altri assessori, hanno sostenuto con forza che la scelta del sindaco di tornare indietro alle osservazioni avrebbe comportato rischi enormi. Il primo, legato ai tempi: ridiscutere tutto vorrebbe dire tornare in aula per un anno e mezzo, con tutti i pericoli del caso. Il secondo rischio: andare a ridiscutere il Pgt senza un documento politico di indirizzo, già condiviso, sul piano di governo, vorrebbe dire non sapere quali osservazioni accettare e quali no. Il terzo rischio: che dopo 18 mesi di discussione, i cambiamenti all'impianto profondo del Pgt sarebbero comunque poco rilevanti. Il quarto rischio (che ha "colpito" soprattutto Tabacci): ridiscutere il Pgt vuol dire rinunciare agli oneri di urbanizzazione già iscritti a bilancio, aggravando così una situazione già difficile.

LA DICHIARAZIONE AD AFFARI

Carmela Rozza, capogruppo del Pd a Palazzo Marino, commenta così la decisione della Giunta: "Il Pd ha espresso al sindaco la propria preoccupazione, manteniamo la nostra preoccupazione pur rispettando la scelta del sindaco. Lavoreremo in aula per velocizzare il più possibile e creare meno disagio possibile, ripeto: rispettando la scelta del sindaco"

GIULIANO PISAPIA

La scelta della giunta sul Pgt "permette di impedire" la "carneficina di Milano". Lo ha detto il sindaco Giuliano Pisapia, spiegando la decisione dell'esecutivo di palazzo Marino di revocare la delibera di approvazione del Piano di governo del territorio votata il 4 febbraio dal consiglio comunale. Per Pisapia la scelta di oggi non "bloccherà" l'econmomia e lo sviluppo della città ma "esattamente il contrario. Se fosse stato pubblicato il Pgt adottato dal centrodestra ci sarebbero stati decine di ricorsi, del tutto fondati, sarebbero stati accolti e si sarebbe tornati indietro. Invece la scelta che abbiamo fatto - ha spiegato - permette di sviluppare economia a Milano, di continuare i lavori già fatti, di proseguire lavori già approvati o che possono essere approvati e soprattutto permette di impedire quella carneficina di Milano, scusate il termine, che significherebbe nuovi grattacieli e nuove case per soggetti che non sono in grado di pagarle. Noi invece vediamo la necessità che a Milano ci sia più verde, più housing sociale, più edilizia popolare, quello di cui hanno bisogno i cittadini di Milano".

MARIOLINA MOIOLI

“È una scelta irresponsabile quella di ridiscutere il Piano di Governo del territorio, pronto dopo la conclusione del suo iter burocratico per essere pubblicato”. Questa la prima reazione del capogruppo di Milano al Centro, Mariolina Moioli alla revoca della delibera di approvazione del Pgt. “Significa bloccare lo sviluppo della città a tempo indeterminato – incalza Moioli - rinunciare agli oneri di urbanizzazione già previsti in entrata di bilancio 2011, aggravare la situazione già difficile di tutte le imprese del settore e di tutto l’indotto. Ma quello che è più grave è il blocco dell’occupazione nei settori trainanti per l’economia”. “Si tratta – conclude - di una presa di posizione ideologica e contro gli interessi dei milanesi, della città, ma anche dello sviluppo di tutto il Paese. Non ci limiteremo a posizioni contrarie ma faremo, come opposizione, tutto quello che è possibile”.

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