Le vicende della "Toscana felix"continuano a occupare le pagine dei giornali, ultima in termini di tempo la corrispondenza tra Mario Pirani di "LA Repubblica" e l'Ass. regionale Conti. E' giusto sia così perchè la "toscana felix" è oggettivamente un patrimonio che non appartiene solo ai toscani, ma forse sarebbe utile, ogni tanto, parlare anche di piccole cose di segno positivo. Mi riferisco a Portoferraio che si è data un nuovo regolamento urbanistico chiudendo una vicenda pluriennale segnata in passato anche da pesanti implicazioni giudiziarie.
La maggioranza di centrosinistra, eletta nella primavera 2004, è riuscita ad approvare uno strumento (era dai primi anni 90 che chi governava Portoferraio ci provava) a forte connotazione ambientalista, che si promette di arginare stabilmente la proliferazione di case per vacanza e l'urbanizzazione confusa dei decenni passati.
Magari con poche raffinatezze tecniche, scontando i limiti imposti da un piano strutturale realizzato trasformando un già predisposto PRG di tipo tradizionale, il regolamento urbanistico si caratterizza per una limitata previsione edificatoria, circa 41mila mq. di superficie utile residenziale, che per il 25% è prodotta da interventi di recupero o trasformazione di edifici esistenti, per il contributo aggiuntivo, in termini di aree o di alloggi da cedere gratuitamente al Comune, imposto ai privati che intervengono nelle aree di trasformazione. Ma è anche obbligatorio installare pannelli solari o fotovolatici in tutte le nuove costruzioni, recuperare le acque piovane e quelle reflue eventualmente trattate per irrigazione o per le acque dei water, potenziare la coibentazione degli edifici, aumentare le quote di verde pubblico e privato, incentivando le realizzazioni con abbattimento degli oneri di urbanizzazione e piccoli incrementi di edificabilità come consentito dalla legge regionale 1/2005.
E' poca cosa tutto questo, sono cose normali, ma non lo erano e non lo sono ancora per l'Elba ed anche per molta parte della Toscana (basta pensare agli oltre 400 alloggi assentiti con accordo di pianificazione a Marina di Donoratico alle spalle delle dune in una della campagne più belle della toscana costiera), ma sono cose importanti se si pensa che per la prima volta, partendo dal basso, 5 comuni dell'Elba, Portoferraio, Rio nell'Elba, Capoliveri, Campo nell'Elba, Marciana, hanno deciso di procedere alla gestione associata dei piani strutturali e quindi dei regolamenti urbanistici per coordinare le previsioni, focalizzare l'attenzione sulla realizzazione delle infrastrutture pubbliche che sono l'indispensabile presupposto di un reale processo di sviluppo sostenibile, ricostruire i rapporti con il Parco Nazionale dell'Arcipelago dopo anni di inutili dispute di potere soprattutto per dare un nuovo futuro agricolo e una caratterizzazione energetica "no -oil" dell'isola.
Il messaggio che viene da Portoferraio è dunque, si può, se si vuole, fare una politica urbanistica di segno diverso da quelle tradizionalmente imperniate sulla contrattazione pubblico - privata, o su "avvisi" non meglio identificati che a contrattazione peraltro sempre somigliano, è poca cosa,ma ogni tanto possiamo anche rallegrarci.
Meglio poco, ma bene.