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Giorgio Boatti
Broni-Mortara, è Vas
15 Giugno 2008
Padania
Anche le trovate più dementi di "sviluppo del territorio" come l'autostrada della Lomellina, devono almeno seguire qualche regola. La Provincia Pavese, 15 giugno 2008 (f.b.)

Si scrive VAS ma si legge «Valutazione ambientale strategica» ed è una delle tante, proficue norme che l’Europa ha immesso nel nostro ordinamenento. Infatti con la direttiva europea 42/2001/CE, la l.r. 12/2005, si è introdotto l’obbligo di accompagnare tutti i piani attinenti l’organizzazione del territorio, tra i quali il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con la Valutazione Ambientale Strategica. Proprio il sito della Amministrazione Provinciale di Pavia spiega che la «procedura di VAS consiste nell’elaborazione di un rapporto relativo all’impatto sull’ambiente (rapporto ambientale), conseguente all’attuazione del piano, da redigere anche mediante lo svolgimento di consultazioni e la messa a disposizione delle informazioni».

E giustamente si sottolinea sempre, da parte dell’Amministrazione Provinciale di Pavia, come il cuore della VAS sia «la partecipazione, il confronto tra l’Amministrazione e i soggetti che sul territorio rappresentano interessi diffusi.»

Il progetto di realizzazione dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara, l’opera più ingente prevista nel corso del prossimo decennio sul territorio provinciale, costituisce ovviamente il banco di prova della VAS. Non a caso nella conferenza dei servizi del febbraio 2007 i sindaci dei Comuni coinvolti hanno deliberato un ordine del giorno che impegnava Infrastrutture Lombarde e la Regione Lombardia ad avviare una Valutazione Ambientale Strategica, una VAS appunto, dell’opera.

Adesso a poche settimane dall’assegnazione, che dovrebbe avvenire a luglio, della progettazione esecutiva dell’autostrada, è stato consegnato ai sindaci il ponderoso dossier che contiene lo «studio tecnico-scientifico sugli effetti ambientali e territoriali dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara». Per chi non è un addetto ai lavori, difficile comprendere se questo documento rappresenti la VAS, prevista dalla normativa europea e di cui parla il sito provinciale, o invece ne costituisca una sorta di interpretazione secondo il rito ambrosiano officiato dalla Regione Lombardia, sotto forma di una Valutazione Ambientale Sintetica - chiamiamola VAS bis - introdotta dal Pirellone e alla quale fa riferimento Infrastrutture Lombarde nel presentare il suo vasto studio redatto da una pluralità di soggetti di peso e autorevoli esperti.

Uno studio che parrebbe dimostrare come «le criticicità siano superabili» e dunque si possa sollecitamente procedere. Da osservatori esterni, non si può che dire come ora, con questo dossier, la palla sia passata ai sindaci che, si presume, staranno girando e rigirando le centinaia di pagine del documento chiedendosi, si spera, come farne tesoro. Da un lato dovrebbero disporre, davanti alla mobilitazione di competenze e professionalità schierate da Infrastrutture Lombarde, di un contrappeso scientifico ed analitico adeguato per verificare, dal loro punto di vista, che tutto sia stato obiettivamente analizzato e valutato. Dall’altro, realisticamente, conosciamo le risorse di cui i Comuni, soprattutto i più piccoli, possono disporre.

Il confronto che sarebbe auspicabile orchestrare su questo dossier sugli effetti ambientali e territoriali della futura autostrada rischia dunque di essere un dialogo tra dei nani senza voce contrapposti a un gigante di stentoree capacità. Questa dissimmetria, e i tempi strettissimi a disposizione, rischiano perciò di vanificare quell’auspicio alla partecipazione - che costituisce il cuore della VAS, intesa come Valutazione Ambientale Strategica - che non si capisce se batte anche nel cuore della VAS bis. Ovvero della Valutazione Ambientale Sintetica.

Il timore è che la «sintesi» in questo caso si traduca - se non viene declinata anche in partecipazione effettiva - in un tagliar corto, nel tacitare suggerimenti, nello stoppare alternative che magari sarebbe proficuo per tutti soppesare. Compito dei sindaci coinvolti e soprattutto dell’Amministrazione Provinciale e del suo presidente è dimostrare a questo punto, con una mirata ed efficace opera di comunicazione verso i cittadini, che non è così. Le prossime settimane consentiranno di capire se questa, della partecipazione è la strada scelta. O se invece, pressati dalla fretta, ci si è incamminati su un altro viottolo.

Dimentichi del proverbio secondo cui «da soli si va veloci. In compagnia si va lontano».

Nota: per qualche informazione in più si veda in allegato la Reazione Tecnico-Ambientale della Provincia di Pavia sull'Autostrada; per questo progetto (e le altre devastanti trovate degli sviluppisti indigeni) abbondano naturalmente i riferimenti, in questa stessa cartella SOS Padania (f.b.)

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