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Fabrizio Geremicca
Bonifica, abbattuti 250 pini denunciata la Bagnolifutura
26 Marzo 2010
Napoli
Inaudito a Napoli. La società che dovrebbe realizzare il grande parco di Bagnoli comincia abbattendo 250 pini. Da Il Corriere del Mezzogiorno, 25 marzo 2010 (v.d.l.)

Una telefonata al 1515, da parte di numerosi cittadini allarmati, il sopralluogo della Guardia Forestale, guidata dal comandante provinciale Vincenzo Stabile, il sequestro dell’area e la denuncia alla Procura del responsabile del procedimento. Ieri è stata una giornata da dimenticare per Bagnolifutura, la società di trasformazione urbana partecipata dal Comune di Napoli, dalla Provincia e dalla Regione e incaricata della bonifica dell’area ex Italsider. In via Cocchia gli uomini della Forestale hanno constatato che erano stati già tagliati 250 alberi trentennali - pini domestici, pini d’Aleppo ed eucalipti - per un’area di disboscamento pari a 7500 metri quadri. «I funzionari di Bagnolifutura», dice il capitano Stabile, «non sono stati in grado di esibire alcuna autorizzazione. Avrebbero dovuto chiederla alla Soprintendenza, come prevede la legge 42 del 2004».

Le prime segnalazioni su quel che stava accadendo in via Cocchia risalgono al 18 marzo. Vincenzo Bellopede, consigliere della Municipalità per i Comunisti italiani, aveva scattato anche una foto. «Tutto in regola», aveva detto all’epoca e ripete oggi Bagnolifutura. «L’area in oggetto— sostiene— è destinata dal Piano Urbanistico non a verde ma ad edificazioni. E’ stata venduta al Consorzio costituito da Camera di Commercio e Centro di competenza Amra che ivi costruiranno il Polo Tecnologico dell’Ambiente».

Aggiunge: «Nell'area di Bagnoli sono già sorti circa 30 ettari di Parco dello Sport nei quali vi è un’estesa diffusione di piante e verde pubblico e proprio negli ultimi giorni è stato dato il via alla gara per la progettazione esecutiva, realizzazione e gestione per i primi tre anni del primo lotto di un Parco Urbano che, solo per quanto riguarda l'area di proprietà di Bagnolifutura, avrà un’estensione di 120 ettari». Inoltre,«l'area nella quale si è proceduto all'abbattimento dei pini è stata recentemente interessata da carotaggi e attività di bonifica comprendenti anche movimentazioni di mezzi pesanti che hanno inevitabilmente creato a molti di questi alberi seri problemi, anche di sicurezza. Pertanto si è deciso di intervenire rapidamente a tutela della pubblica incolumità». Troppo rapidamente, verrebbe da dire alla luce del sequestro operato ieri dalla Forestale.

Una figuraccia che si sarebbe dovuta evitare, quella di una società pubblica, dove il rispetto delle regole dovrebbe essere Vangelo, pescata ad abbattere in clandestinità 250 alberi come il peggiore dei costruttori abusivi. Tanta fretta si spiega— secondo indiscrezioni interne alla società— con la richiesta da parte dell’acquirente dei suoli di disporre quanto prima dell’area senza quei pini che intralciavano il costruendo Polo Tecnologico e dell’Ambiente.

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