Caro Eddyburg,
Da quel che si legge qui e altrove, e si sente dire in giro, mi pare che tre questioni emergano con particolare evidenza e urgenza. Il deplorevole comportamento della Sinistra, presa in complesso, a fronte della situazione urbanistica del nostro Paese, contrassegnata da diffusa sregolatezza, con effetti deplorevoli per le nostre città e campagne, e per chi le abita. La nuova legge urbanistica in discussione al Parlamento, effetto anche del suddetto comportamento. Il ruolo e la figura dell’INU in tali frangenti. Per evitare lunghezze “spropositate”, come quelle (ricordi?) di Urbanistica Informazioni 101/1988, tratterò separatamente le tre questioni in tempi successivi.
Della prima questione è tipico ciò che dice Vezio De Lucia (24.05.2004) a proposito di Repubblica e di Pirani, giornalista degno del massimo rispetto, ma evidentemente male informato. Perché? Probabilmente per diversi motivi, ma certamente perché le sue orecchie sentono parlare d’altro che dei veri, sostanziali problemi urbanistici. Il parlare d’altro è una tattica dagli effetti meravigliosi. Come avviene, per esempio, quando, invece di parlare della attuale politica veteroimperialista degli Starti Uniti, e nostra di occidentali in genere, che è la causa prima della presente disastrosa guerra, si parla di torture, che sono solo l’effetto, tutto sommato scontato, dell’impiego di soldataglia poco controllata.
Ma, per stare alle cose nostre, di problemi che sono falsi, o rischiano di diventare tali, ho scritto su Urbanistica Informazione 191, a proposito della recente polemica che ha opposto Giuseppe Campos Venuti a Paolo Berdini. Sarò un urbanista poco ortodosso, ma non riesco proprio a scaldarmi su temi come esproprio/perequazione (che lo stesso De Lucia avverte come un falso problema), o sulle leggi urbanistiche regionali (quando penso che ci vorrebbe una legge urbanistica europea), e meno ancora sul P:R:G: di Roma (che considero un trabocchetto per la Sinistra).
In sostanza, penso che se si auspica una stampa meglio informata e informante, e soprattutto si vogliono comportamenti a sinistra più degni di questo nome, noi urbanisti, tanto più se presumiamo di dire cose sensate e vere, dobbiamo impegnarci a meglio centrare i veri problemi, e a denunciare, pur con i pochi mezzi di cui disponiamo, i pesanti mali che affliggono le nostre città e i nostri concittadini. Problemi essenzialmente “di principio”, e mali riscontrabili puntualmente nei fatti. In questo senso Roma, di Rutelli prima, di Veltroni ora, come tante altre grandi città, è una miniera di scavo inesauribile.
Tuo non del tutto scoraggiato Franco Girardi.