loader
menu
© 2024 Eddyburg

Autorizzazioni paesaggistiche semplificate su beni vincolati
10 Ottobre 2009
Articoli del 2009
Una nota preoccupante su un nuovo passo avanti verso la distruzione del paesaggio, da Edilportale, postato il 10 ottobre 2009

Aumenti volumetrici del 10%, rinnovabili, demolizioni e ricostruzioni nel regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri

09/10/2009 -Procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità sui beni immobili vincolati. La proposta di regolamento, approvata in via preliminare nel Consiglio dei Ministri di oggi, potrebbe modificare l’articolo 146 del Decreto Legislativo 42/2004, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Obiettivi: L’iniziativa giunge dopo il fallimento del decreto legge governativo sul Piano Casa, mai approvato a causa dei contrasti con gli enti locali.

Pur non apportando le liberalizzazioni previste dal piano per il rilancio delle costruzioni attraverso l’aumento delle cubature e gli interventi di edilizia libera, vengono proposte diverse semplificazioni e tipologie di intervento. Data la vastità dei territori assoggettati a vincolo paesaggistico, è stato infatti rilevato come ogni anno le migliaia di istanze presentate riguardino interventi di lieve entità, che costituiscono il 75% delle domande totali di autorizzazione paesaggistica. La conseguenza è la congestione degli uffici degli enti locali, e delle soprintendenze, che hanno funzioni di codecisione nel procedimento autorizzatorio.

Riduzione dei tempi: Il regolamento si propone un generale snellimento delle procedure. I tempi per il rilascio dell’autorizzazione potrebbero ridursi da 105 a 60 giorni. E' previsto infatti lo screening immediato delle istanze per decidere se l'intervento possa essere sottoposto a procedura ordinaria o semplificata. Al momento la verifica da parte dell’ente locale impegna 40 giorni, il parere della Soprintendenza ne impiega 45, mentre sono necessari 20 giorni per l’emanazione del provvedimento definitivo.

Con la nuova norma, invece, l’ente locale dovrebbe pronunciarsi entro 30 giorni. Il procedimento si bloccherebbe poi automaticamente nel caso di un suo parere negativo. La Soprintendenza potrebbe esprimersi in 25 giorni. Nettamente ridotta inoltre la predisposizione del provvedimento finale, con un tempo che passerebbe a 5 giorni.

Snellimento burocratico: Necessari meno documenti, che potrebbero anche essere presentati per via telematica, con un notevole alleggerimento degli oneri a carico dei privati. Le pratiche allo sportello potrebbero invece restare per le imprese industriali e artigiane. Le istanze dovrebbero essere corredate solo da una relazione paesaggistica semplificata, redatta dal professionista sulla base di una scheda-tipo, contenente l'attestazione di conformità dell'intervento alla disciplina del paesaggio e alla vigente normativa urbanistica.

Interventi ammessi: Tra gli interventi di lieve entità rientrano l’installazione di antenne paraboliche, pannelli solari e fotovoltaici, oltre che l’adeguamento alle misure antisismiche.

Possibili anche gli incrementi volumetrici fino al 10% e non oltre i 100 metri cubi, le demolizioni e ricostruzioni nel rispetto della sagoma e della volumetria precedente, gli interventi su porte, finestre e coperture, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione o modifica di autorimesse pertinenziali, tettoie, pensiline e gazebo.

Nelle disposizioni rientrano anche i lavori pubblici di piccola entità, come arredi urbani, adeguamento della viabilità e allacci alla rete elettrica e telefonica su pali di altezza non superiore ai 6 metri.

Se approvato in via definitiva, il regolamento potrebbe superare le previsioni delle leggi regionali per il rilancio dell'edilizia, che già prevedono aumenti delle cubature e procedimenti più o meno aggravati per il rilascio delle autorizzazioni nelle aree sottop

Qui anche i documenti citati

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg