loader
menu
© 2024 Eddyburg
Rossana Rossanda
Andarsene è giusto
6 Aprile 2006
Articoli del 2005
E' bene ricordarlo oggi, anche oggi, proprio oggi, perchè è meglio per tutti che le nostre truppe vadano via dall'Iraq. Da il manifesto del 18 febbraio 2005

Non credo che chi detiene Giuliana Sgrena sia così addentro alle cose italiane da aver voluto intervenire con il video e la sua supplica: «lasciate l'Iraq», quattro ore prima del voto al Senato sul rifinanziamento al contingente italiano. Saprebbe che in quella seduta ci sarebbe stata comunque una maggioranza per mantenere le truppe. Eppure la prima interpretazione dei giornali e delle tv è stata quella d'una super operazione preparata a fini italiani. Con quale fondamento? Nessuno. Tanto più se è vero che la consegna del video non è avvenuta ieri l'altro all'hotel Palestine, ma per strada a un giornalista che lo consegnò al comando americano e che questo l'ha passato, non senza esaminarlo, ai servizi italiani. La verità è che dei sequestratori non si sa nulla. E non si vuole ammetterlo, né ammettere che il ritiro sarebbe del tutto ragionevole, come hanno capito altri tredici paesi. Si preferisce discettare sull'abilità della nostra intelligence, scordandosi che quella che fa parte della «missione di pace» si guarda bene dal tenere d'occhio i nostri pochi giornalisti che sbarcano a Bagdad. Forse non ne chiedono l'assistenza, ma che intelligence è se non sa vigilare con discrezione? Certo non vigilava l'uscita dell'università da cui sarebbe necessariamente emersa Giuliana Sgrena, non ha notato le due auto ferme con otto uomini armati dentro, né è intervenuta mentre sequestravano la nostra compagna e le guardie di quel democratico paese sparavano in alto. Se - dice il governo - il contingente deve restare in Iraq per garantire la sicurezza, certo non è quella dei nostri concittadini. Che pure è il primo obbligo dello stato, quello per cui in cambio si sta alle sue leggi e si pagano le tasse. E' sciocca la battuta virtuosa: «Dai terroristi non ci si fa dettare la politica». Nessuno lo pretende. Dai terroristi lo stato deve proteggerti e se non ci riesce deve riscattarti. Lo pensava Moro, lo penso anch'io.

Ma nel pianto della nostra Giuliana c'era l'angoscia di chi non spera che il suo paese la ascolterà. E assieme l'amarezza del capire che qualunque cosa abbia fatto per il popolo iracheno ai suoi sequestratori non importava niente. Perché hanno sicuramente veduto Al Jazeera e sentito la condanna degli Ulema e di Al Sistani, ma lei resta per loro una occidentale e basta. Questo Giuliana ci ha detto: più forte di tutto è l'odio per gli occupanti. E questo dicono tutti quelli che testimoniano dell'Iraq, incluso gli ultimi mercenari americani - nella privatizzazione crescente della guerra sono, secondo Le Monde, oltre 30.000.

E' in questo quadro che, anche a non sentire pietà per la nostra amica, mantenere le nostre truppe in Iraq è privo di senso. Accresce l'odio e basta. Possono riempirsi la bocca di missioni di pace i nostri governanti, coprendosi sotto l'ala del poco glorioso comunicato 1.546 dell'Onu, di fatto avallante una guerra che aveva condannato. L'Italia è andata in Iraq soltanto per essere gradita a George W. Bush. La scarsa quantità dei nostri militari rende loro impossibile far altro che tenersi acquartierati, con scarse sortite per timore degli spari della guerriglia. Alle molto più numerose truppe americane non va molto meglio. I nostri uomini non servono né come pacificatori né come mediatori in una nazione sconquassata fra gli sciiti dell'iraniano Al Sistani, i curdi pieni di rancore, i sunniti esclusi o autoesclusi. In quel tumulto di furore e sangue l'occupazione unifica le etnie soltanto nell'odio che nutrono per essa, del quale il governo Allawi ha pagato il prezzo alle elezioni.

A che serve dunque il nostro contingente se non a garantire all'Italia uno spazietto nel bottino del dopoguerra, sul quale è ormai scesa la zampata americana? Andarsene non è soltanto salvare la vita di Giuliana. Se quel paese potrà risorgere e vincere le sue frange terroriste, lo potrà fare solo a occupazione finita.

ARTICOLI CORRELATI
19 Ottobre 2016
31 Dicembre 2008
6 Dicembre 2007

© 2024 Eddyburg