Caro Eddy, ho letto il tuo fondo del 16 scorso e l'appello Un voto in "prestito". Mia moglie e io l'abbiamo sottoscritto. In una lettera a Stefano Fatarella del 13 ho scritto che avrei potuto scegliere nella sinistra Ds forse trovandovi una mia ex allieva ora membro della direzione, la Gloria Buffo, che non pare aver perduto del tutto la verve che manifestava ai tempi delle lotte studentesche. Ma le tue considerazioni e quelle nell'appello, che già erano dentro di me, mi portano oggi a seguirti su una diversa possibilità. D'altronde, ogni volta che vedo/leggo come si comporta una parte della dirigenza Ds mi cascano le braccia. D'Alema a parte, sulle cui rovinose manovre da cosiddetto "intelligentone" invece incauto e pretenzioso politichista non occorre più soffermarsi, penso soprattutto ad Amato, autore della prima bozza del programma, oppositore dell'opposizione quando si delinea una proposta non moderata, maestrino che si permette di invitarti ad abbandonare qualsiasi posizione effettivamente "verde" (che poi i Ds non hanno in realtà mai assunto), e molto d'altro. A questa stregua, pensando al dopo in caso di successo complessivo del centrosinistra e della sinistra: in qual modo si potrà procedere secondo una linea fortemente differenziata da quella governativa non grazie a qualche ovvietà sul piano economico ma in forza di determinate scelte nette, che noi immaginiamo "di sinistra" benché, si è costretti a dire, non radicale? Intendo che le elezioni politiche del 2006 si vinceranno niente affatto rincorrendo il centro (come sta facendo in Usa quell'idiota di Kerry, già pronto per la sconfitta di novembre nonostante gli enormi "favori" a un'opposizione che sia tale dispensati dalla orribile politica di Bush), ma sortendo, come gruppo coeso degli antagonisti, in campo aperto dotati di una chiara strategia di affrontamento dei problemi, dichiarandoli uno per uno, mostrando i legami che li uniscono. Se fai economia, devi fare anche territorio, se fai territorio ed economia, devi fare anche casa, lavoro e pensioni, se fai tutto ciò devi fare ambiente, città, paesaggio, tempo libero, e così via.Ora andiamo a votare speranzosi (ma il triciclo, si comincia a leggere sulla stampa, forse non aumenterà il consenso attribuito alle ruote separate).
Ciò che conteremo, questa volta, saranno i voti contro Berlusconi, che speriamo tutti siano moltissimi. E spero che per trovare 1) un'unità a sinistra, 2) un accordo tra sinistra e centro, non siano necessari i due anni che si separano dalle elezioni del 2006