Li chiamavano "clandestini". Li chiamiamo "migranti". Ora che abbiamo capito chiamiamoli "profughi", fuggono dala guerra, dalle persecuzioni e dalla carestia. Domani fuggiranno (fuggiremo) per la catastrofre climatica. (vedi l'articolo di Barbara Spinelli)
Il commento di Altan alla "opposizione" a Matteo Renzi (la Repubblica)
Altan, il sorriso della vigilia di Pasqua (la Repubblica)
Oggi Pietro Ingrao compie cento anni. Meriterebbe di viverne altri cento. Gli auguriamo (e auguriamo a noi stessi) di viverne ancora quanti bastano per vedere il nostro mondo un po' piu vicino a quello che lui (e noi) desideremmo per i nostri figli e nipoti. Rinviamo chi voglia conoscerlo meglio alla cartella di eddyburg in cui raccogliemmo alcuni scritti su di lui.
Dicono: "Per san Benedetto una rondine sotto al tetto". Penso: "Una rondine non fa primavera"
Ci sono miriadi di ragioni perché un giorno all'anno sia dedicato alle persone che costituiscono ancora la metà più indifesa dell'umanità. Perciò dedichiamo anche quest'anno il nostro pensiero del giorno alle donne che lottano ancora oggi, in tutto il mondo, per i loro diritti. Come un secolo fa
«Influisce sul giudizio della situazione il silenzio totale su due punti cruciali: la democrazia nei partiti e la vitalità dell’informazione. Qui sta la materia prima della democrazia e se la materia è corrotta, quale che sia il manufatto (cioè l’impalcatura istituzionale) il risultato non potrà non portare i segni della corruzione. Il guscio sarà svuotato della sostanza. Anzi, servirà a mascherare lo svuotamento». (Gustavo Zagrebelsky)
Può definirsi "democratico" un regime nel quale il patto da cui discendono le scelte politiche non è mai stato reso pubblico?