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"Perché la Grecia viva, perché l'Europa possa sperare, rinuncio al mio debito greco". Inviate questo messaggio a uscm@palazzochigi.it. e a comitati@listatsipras.eu

Bella sintesi in due battute questa nella manchette del Sole 24 ore del 18 maggio 2015 (cliccate sull'immagine per ingrandirla):

1. Regalo di 500 € a 4 milioni di elettori (se vinco le elezioni). Achille Lauro, nel 1950 a Napoli, era più generoso: i pacchi di pasta lo regalava prima, le scarpe almeno una.

2. I due miliardi che servono non li tolgo alle spese per le armi da guerra, o per le grandi opere inutili, o un po' di tasse in più per gli straricchi e gli speculatori, ma dai fondi destinati ai alla povertà.

E dice di essere un innovatore...

«Nel 2016 Renzi e la "grande stampa" daranno in pasto all’opinione pub­blica un pre­te­sto per andare al voto.Il par­tito per­so­nale del pre­mier andrà al bal­lot­tag­gio e vin­cerà. Eletto da una mino­ranza di illusi e di com­plici, Renzi coman­derà per un’intera legi­sla­tura, padrone incon­tra­stato di un par­la­mento ridotto a un guscio vuoto. E riscri­verà la Costi­tu­zione, anche per evi­tare che la Con­sulta can­celli una legge elet­to­rale ever­siva dell’ordinamento repubblicano. Quali altre leggi nel pros­simo quin­quen­nio monar­chico saranno varate in campo eco­no­mico e sociale è facile imma­gi­nare...» (leggi qui l'intero articolo di Alberto Burgio)

Quindici disperati migranti, cristiani, gettati in acqua eaffogati da più numerosi disperati migranti, musulmani, tutti stipati suun’imbarcazione di fortuna. Questa è la notizia che domina nelle cronache dioggi. Alla commozione e all’indignazione per questa ennesima offesa all’umanitàavvenuta nel Mare nostrum segue la riflessione. Due stupori si affacciano: (1)possibile che uomini ugualmente miseri e disperati, si scontrino usque admortem perché nominano con parolediverse (“Dio” e “Allah”) la medesima identità sovraumana che secondo le lorofedi ha creato il mondo e ne regge le sorti? (2) Possibile che trovinoscandalosamente incomprensibile questo evento persone appartenenti a popoli cheesprimono “tifoserie” capaci di picchiarsi fino ad uccidere perché la squadradegli uni è migliore di quella degli altri. (segue)

Tralasciamo altri percorsi della riflessione, che ormai nonci stupiscono più: le responsabilità del Primo mondo negli eventi, antichi erecenti, che hanno prodotto miseria e disperazione fuori dalla nostra fortezza;quelle dell’Europa nel non saper gestire con ragionevole umanità le imponenti einarrestabili migrazioni, lasciando così campo libero, secondo le leggi delmercato, agli “scafisti”

Approvato il piano, proposto dall'assessore Anna Marson (nella foto) e guastato degli eletti dal popolo ma rappresentanti di pesanti interessi privato. Come il racconto dei fatti rivela. Onore all'assessore e a chi ha lavorato con lei. Ma la storia non è finita

Il "miracolo" (nel quale non credevamo) è stato invece possibile. Le dimensioni dell’affermazione di Felice Casson sono tali da far sperare che riuscirà a presentare un programma chiaro ed esauriente, alternativo rispetto all’ideologia, alla strategia e alla prassi dell’ultimo ventennio e una squadra capace di realizzarlo, e ad assicurarsi in tal modo di conquistare anche il consenso dei gruppi di cittadini che hanno combattuto per scelte alternative a quelle dell’attuale gruppo di potere

Una buona notizia dalla Toscana. La riprendiamo da #gonews.it. Il titolo col quale l'agenzia lo ha pubblicato dice tutto: "Piano paesaggistico, Rossi: “Senza accordo si torni al progetto originale”. Non abbiamo trovato conferma, ma la notizia è troppo bella per non condividerla subito. con chi frequenta eddyburg. Cliccate sul titolo di questo pezzo se volete leggerla tutta, oppure andate all'indirizzo da cui l'abbiamo ripresa.

Piano paesaggistico, Rossi: “Senza accordo si torni al progetto originale”

Bene il lavoro della commissione che ha approvato il piano del paesaggio, ma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha chiesto un ulteriore approfondimento prima della seduta del Consiglio regionale di martedì. E se non saranno superati i contrasti il governatore ritiene preferibile tornare al testo originale, “quello – dice Rossi – già approvato in consiglio regionale da una larga maggioranza e dall’assessore Marson”. Bene il lavoro della commissione che ha approvato il piano del paesaggio, ma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha chiesto un ulteriore approfondimento prima della seduta del Consiglio regionale di martedì. E se non saranno superati i contrasti il governatore ritiene preferibile tornare al testo originale, “quello – dice Rossi – già approvato in consiglio regionale da una larga maggioranza e dall’assessore Marson”. Martedì mattina, inoltre, Rossi incontrerà il ministro Dario Franceschini. “La commissione – spiega Rossi – ha licenziato il piano del paesaggio facendo un lavoro importante e complesso. Infatti, com’é naturale, si sono espresse opinioni, posizioni e valutazioni diverse. Ringrazio tutti per l’importante lavoro svolto e per i contributi a migliorare diverse punti, magari quelli meno sotto i riflettori, del testo. Tuttavia – aggiunge il governatore – dato il valore dell’argomento e il dibattito politico che si è svolto, ho chiesto ai capigruppo di maggioranza un ulteriore lavoro di approfondimento da svolgere nella giornata di lunedì”. “Inoltre – prosegue Rossi – mi sono sentito con il ministro Franceschini e ho concordato con lui un incontro per martedì mattina. Com’é noto, il piano del paesaggio si potrà approvare solo con l’intesa con il ministero. Ciò ci consentirà di evitare passi falsi e bocciature postume come purtroppo è già avvenuto per il lavoro svolto nella precedente legislatura, quando il Ministero non riconobbe il piano perché elaborato senza l’intesa. In ogni caso la mia opinione è semplice: qualora i contrasti non fossero ricomponibili in una formulazione condivisa ritengo sia preferibile tornare al testo esistente, quello già approvato in consiglio regionale da una larga maggioranza e dall’assessore Marson. Nessuno infatti potrebbe spiegare come un testo già approvato possa oggi essere rifiutato, bloccando così l’approvazione definitiva di uno degli atti più importanti di questa legislatura. Sono fiducioso che riusciremo a dare alla Toscana un piano del paesaggio bello e utile”.
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Due drammi si giocano oggi, 10 marzo 2015: in Toscana il Consiglio regionale sta approvando un piano paesaggistico devastato dagli emendasmenti delle "larghe intese" capeggiate dal pd. In Sicilia il consiglio regionale sta approvando, all'unanimità, una legge che consente e incoraggiala distruzione dei centri storici. Si potrà evitare che il dramma si tramuti in tragedia? Vedi gli articoli nella colonna centrale

invita chi può a partecipare al presidio per salvare le Alpi Apuane ed il piano paesaggistico della Toscana. Uno strumento che punta a realizzare molti dei nostri obiettivi e mira dritto ad un futuro autosostenibile per il territorio. Il Piano paesaggistico, come avrete visto sulla stampa in questo ultimo periodo, è stato duramente attaccato, soprattutto per quanto riguarda le protezioni per le Alpi Apuane, ma anche per tanti altri fragili territori. Partecipaper chiamarti all'azione unisciti a questa protesta non violenta che si svolgerà in Piazza Duomo a Firenze sabato 7 Marzo dalle ore 16:00

Una giornata di confronto tra il linguaggio triviale e le minacce roboanti alla civiltà, pronunciato per il divertimento dei facinorosi raccolti in una Piazza del Popolo semivuota, e l'occupazione pacifica e gioiosa della città da parte di che davvero resiste alle tentazioni fascistoide e razziste e insieme alle politiche devastanti.dei servitori del mondo della finanza. Di questa giornata Mauro Biani coglia un aspetto grottesco.

Nessuno può negarlo o nasconderlo: Syriza ha vinto con Alexis Tsipras. Ha vinto per la Grecia e per un'altra Europa. Ha vinto anche per noi e con noi. Forse è cominciata un'altra storia, alternativa a quella che volevano farci credere che fosse l'unica possibile.

Grazie all’assiduo impegno dell’ex Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano e del Primo ministre extraparlamentare MatteoRenzi, nonché all’ignavia delle schegge delle sinistra, del cattolicesimodemocratico e del liberalismo, è risorto l’ex cavaliere Silvio Berlusconi

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