Da tempo dedichiamo tempo e spazio a comprendere e raccontare il più drammatico evento dei nostri tempi: quello che abbiamo definito Esodo del XXI secolo, che si è rivelato un oceano di iniquità ben più vasto di quanto già denunciavamo. I fatti di Goro (e ciò che sta avvenendo nella Francia del dopo Calais) ci sollecitano ad aumentare ancora di più gli sforzi in questa direzione. "Prima le persone" è lo slogan che ha la precedenza, oggi, su tutti gli altri.
Per contrastare la de-forma costituzionale e insieme la politica di Matteo Renzi che sta distruggendo i diritti sociale conquistati per tutti gli italiani. Sciopero generale dei Cobas il 21 e tutti in piazza a Roma il 22 ottobre.
...e noi continuiamo a dire NO, e a dimostrare perchè farlo è inutile, dannoso e innanzitutto impossibile
Il 15° anniversario dell’evento che fu subitoutilizzato da una parte per spingere verso la disperazione assassina delterrorismo e dall’altra parte per sviluppare ulteriormente il progetto avviatonegli anni della Mont Pèlerin Society. I morti sono stati ben di più di quelliche ricordiamo nel Memorial delle Twin Towers
Il terrore esploso a Monaco di Baviera lo conferma: Pandora ha aperto il vaso consegnatole da Giove, tutti i mali del mondo scorrazzano liberi, guidati dal più temibile, la follia. Una domanda: chi è Pandora oggi, fuori dal mito? Noi stiamo cercando, "non per giustificare, ma per comprendere". Cerchiamo ancora
Non cercateli tra gli esuli e i migranti, i terroristi arrivano in jet o in yacht
Si apre oggi, nel padiglione greco alla Biennale architettura di Venezia, l'incontro dedicato all'esodo del XXI secolo, organizzato dall'associazione degli architetti greci Sadas-Pea con la collaborazione di eddyburg. Qui il programma
Vogliamo dedicare questa giornata a tutti i migranti, sia a coloro ai quali viene riconosciuto lo status di rifugiato, sia a quegli esseri umani che vengono respinti adducendo pretestuose motivazioni, con le parole del brano Smisurata preghiera di Fabrizio De André (continua a leggere...).
Smisurata Preghiera
Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al di sopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta, la maggioranza sta
Recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità, di verità
Per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
Ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
Come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
Si apre oggi al pubblico la Biennale di Architettura. Anche eddyburg vi parteciperà con un'iniziativa in collaborazione con l'Associazione degli architetti greci, organizzata dalla "European Coalition for the right to Housing and the City", edella "International Alliance of Inhabitants" all'interno del padiglione della Grecia #ThisIsACo-op. Questa iniziativa (che la redazione di eddyburg ha attivamente contribuito a realizzare) si svolgerà con eventi mensili da maggio a novembre. Tra le serie di dibattiti che verranno sviluppati – ispirati ai temi della crisi della città, crisi degli architetti, migrazioni, spazio bene comune – ci saranno: “È davvero questa una Biennale differente?” e “Un mondo di possibilità”. Cominceremo sabato 28 maggio (ore 11) a porre alcune domande relative ai progetti e idee esposte alla Biennale, invitando il pubblico a riflettere criticamente sul modo in cui oggi l’architettura e l’urbanista rispondono ai problemi della società.
Nell’ambito della preparazione alla manifestazione del 7 maggio a Roma, segnaliamo il seminario organizzato da Silvia Ginzburg per lunedì 2 maggio, presso l'Università di Roma Tre, dal titolo "La storia dell’arte e la riforma Franceschini: ragioni di un conflitto".
Lunedì 2 maggio 2016
Università Roma Tre – Dipartimento di Studi Umanistici
via Ostiense 234, aula 10
14.00-14.10
Silvia Ginzburg, Laura Iamurri (Università Roma Tre)
Presentazione
14.10-14.30
Donata Levi (Università di Udine)
Memoria e conservazione del patrimonio nella storia dell’arte in Italia
14.30-14.45
Laura Cavazzini (Università di Trento)
Tutela è conoscenza
14.45-15.00
Daniele Benati (Università di Bologna)
Paolo Uccello a Bologna
15.00-15.15
Giovanna Sapori (Università Roma Tre)
Pittori fiamminghi a Roma
15.15-15.30
Giovanna Capitelli (Università della Calabria)
Acquisti di opere d’arte per i musei: il caso della Galleria Nazionale d’Arte della Calabria di Palazzo Arnone
15.30-15.45
Andrea De Marchi (Università di Firenze)
Santa Maria Novella com’è, Santa Maria Novella com’era: gli studi, il pubblico e la “valorizzazione”
15.45-16.00
Matteo Lafranconi (Azienda Speciale Palaexpo − Roma)
Mostre e musei: quale buona pratica?
16.00-16.15
Barbara Cinelli (Università Roma Tre)
Stazione di partenza: la contemporaneità
16.15-16.30
Corinna Giudici (Polo Museale dell’Emilia Romagna)
16.30-16.50
Flavio Fergonzi (Scuola Normale Superiore)
Il Novecento nella forbice tra opere e teorie
16.50-17.15
Tomaso Montanari (Università di Napoli “Federico II”)
La fine del modello italiano di tutela. E la parte nostra
17.15-19.30
Discussione
Giovedì 28 aprile, ore 17,00, alla libreria Feltrinelli, via Vittorio Emanuele Orlando, Roma, Vezio De Lucia e Francesco Erbani presenteranno il loro libro dialogando con Alberto Asor Rosa, Edoardo Salzano e Walter Tocci
DOMANI, DOMENICA 17 APRILE tutti alle urne, per salvare il mare e le coste dall'inquinamento e dal degrado, le pianure litoranee da inondazioni per abbassamento del suolo, la fauna marittima dalla scoimparsa, per avviare una politica di risparmio energetico, per colpire i governanti corrotti e il potere delle multinazionali del petrolio e del carbone, per contrastare chi lavora tagliare i lacci e i lacciuoli della democrazia