Huffpost online, 5 luglio 2017 (i.b.)
L'idea attinge da esperienze passate analoghe: lo scorso anno il Progetto Open Homes, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l'associazione no profit I sei petali, ha raccolto l'adesione di 126 host che hanno ospitato 90 familiari di pazienti ricoverati negli ospedali milanesi. Ma già prima, nel 1012, durante l'Uragano Sandy, la comunità di Airbnb si è offerta di accogliere senza costi gli sfollati a causa del ciclone. Di lì è nata l'ispirazione per la creazione del programma di risposta alle catastrofi di Airbnb, che da allora ha fornito alloggi temporanei alle persone colpite da 65 disastri naturali nel mondo. A oggi è stata offerta ospitalità per oltre 6.000 notti senza alcun costo per gli operatori umanitari al lavoro per le crisi dei rifugiati a Kos, Lesbo, Giannina, Atene e nei Balcani, mentre l'anno scorso è stato raccolto circa un milione di dollari tra i membri della community da devolvere all'Unhcr. All'inizio di quest'anno, poi, Airbnb si è impegnata a contribuire all'International Rescue Committee con 4 milioni di dollari nei prossimi 4 anni per rispondere all'emergenza rifugiati a livello internazionale.
"Da oggi potremo contare non solo sul sostegno delle nostre famiglie ospitanti, ma anche sulla disponibilità degli host di Airbnb a offrire un appoggio per qualche giorno e in casi specifici: quando un nostro rifugiato, in attesa di essere ospitato in famiglia, ha bisogno di un posto dove andare, o quando, terminata una convivenza, non è ancora totalmente autonomo", spiega Germana Lavagna, presidentessa di Refugees Welcome Italia, mentre Stefano Pasta, responsabile dell'accoglienza profughi a Milano della Comunità di Sant'Egidio, rimarca come "dal 2013, a fronte dell'emergenza profughi, assistiamo a due Europe: da un lato l'Europa dei muri, dei fili spinati, dei respingimenti e di chi è indifferente ai morti in mare, dall'altro l'Europa delle associazioni e dei tanti cittadini che vogliono aiutare in modo solidale i profughi, anche inventando forme innovative di welfare. Sono due Europe entrambe vere, anche se paradossalmente opposte. Apprezziamo particolarmente questo progetto con Airbnb perché ci permette di contribuire a costruire l'Europa dei ponti e non dei muri".