Dichiarazione rilasciata a "La Nuova Sardegna" da E. Salzano: «La Giunta Cappellacci aveva già rivelato la sua volontà di rimuovere tutti i vincoli che tutelano le bellezze del patrimonio universale costituito dal paesaggio della Sardegna (che non è solo dei sardi, come quello di Venezia non è solo dei veneziani). Le varie edizioni del “piano casa” e la legge per il golf, approvate in aperta violazione della leggi vigenti; lo smantellamento dell’ufficio del piano; i proclami pubblicati sulla stampa locale a spese dei contribuenti: tutto ciò aveva testimoniato la pervicace volontà di Cappellacci e dei suoi complici di svendere ai cementificatori - locali, nazionale e globali - il patrimonio comune delle bellezze dell’Isola. La dissociazione dell’ufficio regionale del Mibac dal piano di Cappellacci ribadisce la sua illegittimità. La speranza è che il governo (Bray, dove sei?) intervenga per bloccare subito gli effetti immediati delle perverse “norme di salvaguardia” già operative».
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