Oggi(12 novembre) ho visto delle scene vergognose, indecorose per la democrazia e la libertà politica in questa città. In Provincia, presso la sede di Cà Corner, le forze dell’ordine, inspiegabilmente, hanno deciso che il diritto di partecipare a riunioni pubbliche da parte dei cittadini può essere revocato a discrezione, e che la repressione fisica diviene lecita quando i cittadini reclamano l’esercizio del diritto, sancito dalla Costituzione italiana, a partecipare alla vita politica e ad esprimere liberamente la propria opinione.
Oggi, venerdì 12 novembre, alle ore 15, nella sede della Provincia di Venezia il ministro Renato Brunetta esponeva, in una riunione pubblica, il suo progetto della nuova Legge speciale per Venezia. Un nutrito gruppo di cittadini di ogni età e ceto sociale voleva entrare per sentire l’illustrazione del progetto. A questi cittadini, respinti e presi più volte a spintoni e a manganellate, è stato impedito, fino alla partenza del Ministro relatore, di entrare mentre l’ingresso era riservato inspiegabilmente solamente a ogni consigliere eletto in Provincia, Comune e Municipalità. Una scelta inspiegabile e un palese abuso di potere! Oggi dalle 15 alle 16 in Provincia i cittadini venivano divisi in due categorie, una buona (tutti) e una sana (i consiglieri eletti) mentre l’ora dopo in Comune l’ingresso era libero per tutti! Da sottolineare la particolare attenzione rivolta dalle forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa ai contestatori più giovani, vittime preferite dei manganelli degli agenti più scalmanati. Ma l’episodio più indecoroso è stata l’assoluta mancanza di proteste e di aiuto da parte dei consiglieri di centrosinistra presenti in Provincia! Evidente il tentativo di intimidire non solo le voci critiche nei confronti di Brunetta, ma soprattutto di creare un precedente repressivo per mettere in guardia chiunque oserà contestare il discutibilissimo progetto di una Nuova Legge Speciale per Venezia che si basa sul totale stravolgimento delle due Leggi Speciali precedenti per regalare la Laguna e Venezia agli speculatori di ogni tipo! Un assaggio, un anticipo delle future azioni repressive nei confronti di chiunque disturbi il sommo manovratore… ma noi sapremo resistere e lotteremo per la democrazia e il diritto al dissenso nella nostra città, per salvarne il futuro contro chi la vuole uccidere!