Caro Eddy, è da prima delle vacanze estive che intendevo inviarti questa poesia di Tolomeo:
Alle stelle
Pellegrino e mortale
io vi contemplo, o stelle.
La Terra non imprigiona più
il figlio che ha generato.
In piedi, accanto agli dei,
mi unisco nella notte dei mille veli
a questa immensità.
Sento già dentro di me, guardandovi,
la mia parte di eredità.
credo che sia veramente bella. e penso di farti cosa gradita, dato che tu raccogli nel tuo bellissimo sito brani e scritti che provengono anche dagli amici. Un abbraccio
Piero
Ti ringrazio. Ed è utile pensare che già 1800 anni fa (Tolomeo tra il 100 e il 178 d.c.) chi guardava le stelle si sentiva vicino agli dei, perché comprendeva qualcosa più del mondo in cui viveva (“la mia parte di eredità”). Oggi, per sentirsi tali bisogna guardare molto, molto lontano dalla terra!