Il discorso integrale dell'eurodeputato Schulz
Signor Presidente, signore e signori, per cominciare mi rivolgo al collega Poettering. Il collega Poettering ha elogiato in forma addirittura euforica la competenza della Presidenza di turno giunta qui dall’Italia: Berlusconi, Fini, Frattini, Buttiglione... e qui ho temuto che se ne uscisse anche con Maldini e Del Piero e Garibaldi e Cavour. Ma ne ha dimenticato uno, e cioè il signor Bossi. Anche lui fa parte di quel governo, e la minima esternazione che fa quest’uomo è peggiore di tutte quelle per cui questo Parlamento ha preso provvedimenti contro l’Austria e l’appartenenza della FPÖ [il partito liberale austriaco guidato da Haider] al governo di quel paese. Quindi dobbiamo parlare anche di lui.
(Applausi)
Lei, signor Presidente [dell’Unione] non è certo responsabile del quoziente d’intelligenza dei Suoi ministri. Però è responsabile di ciò che dicono. Le esternazioni di Bossi, il Suo Ministro per le politiche dell’Immigrazione, che Lei ha appena ricordato nel Suo discorso, non sono minimamente compatibili con la carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. In quanto Presidente di turno, Lei è invitato a difendere quei valori. Li difenda, dunque, contro il Suo stesso ministro! Voglio riprendere una parola che il collega Di Pietro ha menzionato in questa sede. Il Virus del conflitto d’interessi, ha detto Di Pietro, non può essere innalzato sul piano europeo. Ebbene sì, il collega ha ragione, e adesso,qui in quest’aula, siamo da giorni nella difficile situazione che quando si parla della Presidenza italiana dell’Unione, si sente dire di continuo: ‘State attenti a non criticare Berlusconi per ciò che fa in Italia, perché qui al Parlamento europeo non c’entra niente. Come sarebbe? L’Italia non è forse membro dell’Unione Europea?
(Applausi)
E invece naturalmente sì che c’entra, e Le dico perché. Di quello che Lei fa in qualità di Primo ministro italiano riguarda le colleghe e i colleghi eletti al Parlamento italiano e compete a loro di discuterne con Lei, ma quello che Lei fa in qualità di Presidente di turno dell’Unione, compete a noi che siamo qui. Pertanto Le dico: Lei ha parlato del tema della sicurezza, della libertà e del diritto, del processo di Tampere. E qui Lei ha utilizzato un concetto: EUROPOL. Ma vi sono tre concetti che Lei non ha utilizzato, e io Glieli voglio ricordare per chiederLe, per favore, se può dire qualcosa a proposito di tre cose. E cioè: che cosa pensa di fare per accelerare l’istituzione di un pubblico ministero europeo?
(Applausi)
Che cosa pensa di fare per accelerare l’entrata in vigore del mandato di arresto europeo? Che cosa pensa di fare per il riconoscimento reciproco di documenti nei procedimenti penali internazionali? Per quanto riguarda la validità dei documenti, anche nel Suo paese avreste bisogno di un tantino di riforma. Se Lei introducesse una riforma nel Suo stesso paese, il mandato di arresto europeo potrebbe entrare in vigore più rapidamente. Nonostante ciò, io mi rallegro del fatto che Lei oggi sieda qui e io possa quindi discutere con Lei. Questo lo dobbiamo non da ultimo a Nicole Fontaine, perché se Nicole Fontaine non fosse riuscita così bene a rinviare tanto a lungo le procedure per l’immunità a Berlusconi e a Dell’Utri, il Suo assistente che oggi è presente qui in via eccezionale, Lei non avrebbe più posseduto l’immunità di cui ha bisogno. Anche questa è una verità che si può dichiarare qui oggi!
(Interruzioni)
Dal sito dei Girotondi http://www.girotondiaroma.it/