Abusi edilizi a Villa Certosa? Ma neanche per sogno. Irregolare il porto blindato dove accogliere le imbarcazioni dei capi di governo ospiti abituali della principesca abitazione di Silvio Berlusconi? Tutto secondo le norme, così come il bunker sotterraneo che collega il porto alla dimora o i falsi nuraghi costruiti nel parco dove verdeggiano essenze rare raccolte ai quattro angoli del pianeta. Giuseppe Spinelli, l'amministratore delegato dell'Idra immobiliare, la società proprietaria di Villa Certosa, è stato assolto dal giudice del tribunale di Olbia da ben tredici capi imputazione per abusi edilizi e violazioni ambientali. Il giudice Vincenzo Cristiano ha accolto le richieste del pubblico ministero Elisa Calligaris a conclusione di una vicenda giudiziaria cominciata quattro anni fa. Il magistrato ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti di Spinelli sia per le violazioni in materia ambientale, in quanto c'erano i nullaosta paesaggistici, sia per i lavori realizzati per i quali erano stati pagati i condoni edilizi. Ieri mattina in aula a Olbia era presente l'avvocato di Berlusconi, Nicola Ghedini, che ha difeso Spinelli. Il processo era cominciato davanti al giudice del il 6 maggio scorso. Ghedini aveva consegnato al giudice i documenti relativi ad ogni intervento eseguito all'interno del parco e le copie delle sanatorie, dei condoni e delle concessioni.
Tutto regolare, insomma, perché tutto coperto da condono. E non perché abusi non siano stati effettivamente compiuti. Anche per questo suonano stonate le dichiarazioni che il presidente del consiglio ha rilasciato ieri pomeriggio a Parigi, dov'era per il gran ballo di gala per il 14 luglio. «Conoscete - ha detto ai giornalisti - l'attuale situazione dell'accusa in Italia. Molto spesso i teoremi accusatori sono quelli che poi alla fine non vengono confermati». Come al solito, Berlusconi semplifica a suo uso e consumo. Più precisamente, le violazioni ambientali non sussistono perché ci sono stati funzionari che hanno concesso i nullaosta; le irregolarità edilizie, invece, sono state commesse e poi sanate dai condoni. «Il premier Berlusconi - chiede infatti il senatore del Pd Roberto Della Seta in un'interrogazione al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo - ha usufruito del condono edilizio concesso dal suo precedente governo per la sua villa in Sardegna? Risponde al vero, che nella villa del premier sarebbero stati commessi tredici abusi edilizi successivamente azzerati grazie al condono edilizio concesso dal governo Berlusconi nella legislatura 2001-2006? Risponde al vero che il costo dell'utilizzo del condono ammonta a diverse decine di migliaia di euro, segno che non si è trattato di operazioni edilizie di poco conto?»
(co.co)