Siamo fortemente preoccupati per il presidente (nientemeno) dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri. Avendo scritto su questo giornale, in un inciso, che l’ex sacerdote Pierino Gelmini è stato “rinviato a giudizio per abusi sessuali”, ha sparato una raffica di contumelie. Sentite qua: “La notizia è falsa e sia Emiliani che l’Unità si confermano privi di credibilità. Emiliani è noto per la faziosità, la scarsa professionalità. E’ giustamente accompagnato da una diffusa e più che giustificata disistima. Come il giornale che pubblica le sue bugie”. Firmato, il Presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri. Il tutto lanciato (improvvidamente?) dalla sola AGI nel pomeriggio del 27 scorso col titoletto perentorio “don Gelmini non è stato rinviato a giudizio”.
Ora, tutti sanno, tranne Gasparri, che risale addirittura al 2008 il rinvio a giudizio nei confronti di Pietro Gelmini detto Pierino, ex “don” perché ridotto allo stato laicale dopo le note accuse. V’è di più: da mesi è in corso un regolare processo presso il Tribunale di Terni (dal quale, ovviamente, potrà uscire colpevole o innocente). Di che straparla dunque il sen. Gasparri? Di quali notizie false? Di quali disistime e faziosità? E’ vero, forse è un po’ appannato, dategli almeno uno straccio di assistente che telefoni alla Procura di Terni, o a qualche redazione, per aggiornarlo. Fra l’altro è giornalista professionista, ha co-firmato, sia pure anni fa, il libro (non molto attuale, pare) “L’età dell’intelligenza”. Insomma, non si può abbandonare così, alla deriva, un politico “di servizio”, un intellettuale vero, una mente pacata (sì, ho scritto pacata). Non si può lasciarlo sprofondare nel ridicolo. Ci pensi Berlusconi, o almeno Bonaiuti.