L’Italia è ultima dei paesi industrializzati, a pari merito con la Corea del Sud, negli aiuti ai paesi poveri. Nell’ultimo anno il governo ha addirittura ridotto a un terzo i suoi già miseri stanziamenti rispetto al 2009, quando ospitammo il G8 e B. s’impegnò ad aumentarli. Ma c’è una piccola eccezione, nella nostra proverbiale taccagneria: lo Stato caraibico di Antigua e Barbuda, che fin dal 2005 dirama comunicati grondanti gratitudine per il nostro premier-missionario: “Mr. Berlusconi si è offerto di aiutare Antigua e Barbuda a ridurre ulteriormente il loro debito nei confronti di altri Paesi del mondo. In un incontro bilaterale col premier Spencer alle Nazioni Unite, il premier italiano ha dichiarato che parlerà personalmente con altri capi di governo europei con i quali Antigua e Barbuda hanno impegni debitori, per convincerli a condonare il dovuto”. Che tesoro. Tre anni dopo, in vacanza ad Antigua, B. svelava all’inviato del Corriere i nobili motivi di quello slancio di generosità verso l’indigente popolazione del noto paradiso fiscale (in cima alla lista grigia dell’Ocse) costretta a vivere di stenti in apposite bidonville a forma di caveau e società off-shore: le nuove ville in costruzione per sé, la prole e i calciatori del Milan. “Guardi qui che spettacolo, quell'altra casa su quel promontorio è di Shevchenko. Ci sono state praticate ottime condizioni perché i nostri nomi fungono da calamita per il mercato europeo e americano. Ma la decisione finale l'ho presa per dare un sostegno al mio amico Gianni Gamondi (già architetto di villa Certosa, con relativi abusi, ndr), che è il regista di tutta la progettazione ambientale e architettonica... Lì ci sarà una grande piscina-lago, poi i negozi, la Marina, il golf da 18 buche, il ristorante. Davvero un posto da sogno. Ieri ero a pranzo col premier Baldwin Spencer, gli ho chiesto il voto per l'Expo di Milano. Abbiamo parlato anche di questo complesso, uno dei fiori all'occhiello dell'isola... La baia ha un nome strano, Nonsuch Bay, sembra napoletano, nun saccio. Per ovviare, Spencer (che parla un napoletano fluente, ndr) ha buttato lì un’idea: cambiargli il nome. Farla diventare, in mio onore, The President Bay”. Ora, grazie a Report, scopriamo che l’ex premier Lester Bird ha autorizzato B&C a cementificare il promontorio e la baia, poi B&C han regalato una bella villa anche a lui. Intanto B. si batteva come un leone per convincere l’Europa a ristrutturare i due terzi del debito estero di Antigua. E il sito di Milano Expo 2015 annunciava progetti per “l’impiego del sistema satellitare per prevenire terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche... in Bangladesh, Sudafrica e Isole Caraibiche” e “utilizzare specialità ittiche nell’industria della pesca... in Gabon, Fiji, Togo, Antigua e Barbuda”. Nel 2008 il Comune di Milano finanziava “il progetto ‘Accendi la luce nel tuo quartiere’ per l’illuminazione delle strade a St John’s”, capitale di Antigua. Iniziativa che la sindaca Lottizia Moratti, dopo un vertice con Spencer, spiegava come un passo decisivo “nella lotta alla delinquenza”. Ai Caraibi, s’intende. Il Comune di Milano finanziava pure “iniziative nei campi dell’istruzione, dello sport, delle risorse marine e costiere, dei collegamenti aerei”. Già nel 2004 il governo B. aveva investito 9 milioni di dollari (soldi nostri) per sviluppare l’ICT nei Caraibi, compresa Antigua, ma anche St. Lucia (toh). Che potrebbero persino avere la banda larga prima dell’Italia. In attesa di sapere se il fratello della compagna di Fini possieda un’off-shore a St. Lucia e un alloggio di 55 mq a Montecarlo, già sappiamo che B. ha varie ville in un paradiso fiscale, costruite da una società di prestanomi e intestate a off-shore su terreni pagati 22 milioni a chissà chi tramite l’Arner Bank indagata per riciclaggio a Milano e Palermo. Si attendono ora 90 prime pagine del Giornale e di Libero, con raccolte di firme per le dimissioni di B., più servizi speciali su Panorama, Porta a Porta, Matrix, Tg1, Tg2, Tg4, Tg5, Studio Aperto. Ma anche no.