Ho letto con piacere l'intervento di Giulia Maria Mozzoni Crespi, pubblicato sul Corriere di ieri («Pgt, perché serve un esame») a sostegno della decisione presa da questa amministrazione con riferimento al Pgt e, in particolare, della scelta di esaminare le osservazioni.
La Presidente del Fai si pone tuttavia la domanda in merito a quali siano i principi urbanistici che questa amministrazione intende perseguire. Condivido pienamente questa riflessione e infatti porteremo in Consiglio comunale, unitamente alla proposta di delibera che revoca l'approvazione del Piano, un documento d'indirizzo politico che non solo ci guiderà nel lavoro di valutazione delle osservazioni ma conterrà anche le indicazioni del percorso che l'amministrazione Pisapia intende perseguire. Il documento terrà conto del dibattito avvenuto prima e dopo la campagna elettorale, nonché di tutti i contributi di riflessione elaborati da diverse realtà della città, comprese le associazioni ambientaliste.
Questo documento avrà anche lo scopo di costituire la base per l'avvio di un confronto sul futuro della pianificazione della città, che sicuramente non potrà e non dovrà concludersi con il superamento delle maggiori criticità del Pgt a salvaguardia del territorio milanese. A cominciare, per esempio, dal Parco Agricolo Sud dove è necessaria un'attenta revisione degli indici connessi al sistema perequativo.
Stiamo operando, dunque, un intervento costretto da tempi imposti dalla normativa e dalla necessità di tenere in considerazione anche le esigenze degli operatori, in questo momento di congiuntura economica così delicata.